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Data: 09/09/2024 -

Conceicao: "La Lazio di Eriksson meritava la finale di Champions. Roma sempre nel cuore"

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Le parole dell'allenatore portoghese
Le parole dell'allenatore portoghese

Intervenuto ai microfoni di Radiosei, l'ex calciatore e attuale allenatore Sérgio Conceicao ha ricordato con grande emozione il periodo trascorso a Roma sotto la guida di Sven-Göran Eriksson, in questi giorni di lutto per la scomparsa del leggendario allenatore svedese. Conceicao ha descritto Eriksson come un allenatore straordinario e una figura di grande importanza per la sua carriera, sottolineando l'influenza che ha avuto non solo come tecnico ma anche come uomo.

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Le parole di Sergio Conceicao

L'allenatore portoghese ha parlato dell'ambiente nella squadra di Eriksson: "Eravamo un gruppo difficile da gestire, con giocatori come Simeone, Couto e altri. Eravamo uniti, una vera famiglia in campo, con l'obiettivo comune di vincere. Ognuno aveva il proprio carattere e personalità, ma condividevamo la stessa determinazione. Ho mai temuto di perdere il posto? Sempre pronto a lottare. A volte mi arrabbiavo perché volevo giocare tutte le partite, e quando mi lasciava in panchina, non la prendevo bene. Ogni allenamento era come una partita, l'ambiente era estremamente competitivo".

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Grande ammirazione per i suoi compagni di squadra, da Mancini a Nesta, passando anche per Sinisa Mihajlovic: "Eravamo tanti e diversi, ognuno con qualità e caratteri differenti. Mancini era un fenomeno, capace di fare la differenza ogni volta che scendeva in campo. C'erano Almeyda, Nedved, Nesta in difesa, e anche Sinisa, che era incredibile. Lui e Mancini avevano un'intesa speciale, si conoscevano e sentivano in campo, riconoscendo i movimenti l'uno dell'altro. L'unico rammarico è non aver vinto la Champions League, una delusione perché, avendo conquistato tutto, meritavamo di arrivare in finale".

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Su Roma: "Mi sono trovato benissimo a Roma, e i tifosi del Porto e della Lazio mi sono rimasti nel cuore. Non si sa mai dove potrei capitare come allenatore in futuro, ma queste due tifoserie e piazze occupano un posto speciale per me. Ho avuto un legame forte con la gente, che mi ha sempre voluto bene, e io ricambio quel sentimento. Sono esperienze che porto con me e che mi riempiono il cuore".



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