Il calcio è strano, si sa. Sa regalare momenti di estasi totali e, da un momento all’altro, sa anche buttare via tutto. Se il 4 maggio 2023, giorno della festa scudetto in casa Napoli, avessero detto ai tifosi azzurri che l’anno dopo il trionfo avrebbero assistito a un ribaltone in panchina nessuno ci avrebbe creduto. Il dopo Spalletti, però, non è andato come sperato, con la squadra che si è ritrovata a dover fare i conti con una situazione molto difficile. Basti pensare che i campioni d’Italia in carica si trovino in questo momento a -10 dalla vetta; troppo per De Laurentiis, che sembra aver deciso di esonerare Garcia e chiamare al suo posto con tutta probabilità Igor Tudor come allenatore del Napoli.
I moduli utilizzati in carriera
Schieratosi spesso con la difesa a 4 in passato, nelle ultime esperienze da allenatore, a partire da quella all’Udinese, Tudor si è affidato a tre uomini dietro. Tra friulani, Verona e Marsiglia i due sistemi di gioco utilizzati sono stati il 3-5-2 e il 3-4-2-1, moduli che storicamente a Napoli non si vedono addirittura dalla stagione 2012/2013, quando ad allenare c’era Walter Mazzarri. Per questo motivo è bene ipotizzare un Napoli con difesa a 3 e un altro a 4.
Leggi qui come giocherebbe il Napoli con il 3-4-2-1
Come giocherebbe il Napoli a 4
Dovesse adattarsi alla storia recente del Napoli, Tudor potrebbe anche decidere di abbandonare il sistema utilizzato in passato per tornare a una difesa a 4 e, più precisamente, a un 4-2-3-1 più offensivo di quello visto con Garcia. Gli uomini sarebbero pressoché gli stessi, mentre a variare sarebbero le soluzioni. Si avrebbe la solita difesa composta da Di Lorenzo e Rrahmani come leader, affiancati da uno tra Natan e Ostigard e da Mario Rui più che Olivera. La conformazione del centrocampo rimarrebbe la stessa, con Lobotka e Anguissa imprescindibili e Raspadori che potrebbe anche prendere definitivamente il posto che lo scorso anno è stato di Zielinski, alzandosi nella casella di trequartista. In attacco, poi, non si toccano Kvaratskhelia, Osimhen e Politano, i quali con il sistema di gioco del croato potrebbero anche avere più palloni giocabili. Avrebbe certamente più libertà di conduzione il georgiano, che in questo inizio di campionato è apparso piuttosto bloccato, mentre dal centrocampo si potrebbero vedere più verticalizzazioni verso Raspadori, collante tra mediana e attacco. Ci si aspetta sicuramente un Napoli da più gol, considerando come nelle ultime due stagioni, con squadre non di prima fascia, Tudor abbia raggiunto almeno le 65 reti in campionato.
NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Ostigard/Natan, Mario Rui/Olivera; Anguissa, Lobotka; Politano, Raspadori, Kvaratskhelia; Osimhen. All. Tudor