Cina, mercato chiuso: spese minori, ecco come cambiano le trattative
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Data: 01/08/2019 -

Cina, mercato chiuso: spese minori, ecco come cambiano le trattative

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Si è concluso la sera del 31 luglio il mercato di riparazione in Cina. Dall'1 al 31: le 16 squadre della Chinese Super League hanno avuto modo di modificare le rose costruite nel corso del mercato invernale. Al momento, il campionato cinese è in corso e si tratta perciò di una finestra di mercato più breve rispetto a quella che va dal 1 Gennaio al 28 Febbraio.

Il colpo più importante di questa sessione è stato senza dubbio quello che ha portato Marko Arnautovic dal West Ham allo Shanghai SIPG. Un'operazione che è costata al club cinese quasi 25 milioni di euro. Questo è stato anche l'acquisto più oneroso di tutto il calciomercato estivo in Cina, seguito dai 18 milioni spesi dal Dalian Yifang per assicurarsi l'attaccante venezuelano del West Bromwich, Salomon Rondon. In questa speciale classifica, troviamo al terzo posto il passaggio di Stephan El Shaarawy dalla Roma allo Shanghai Shenhua per 16 milioni di euro.

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Un dato in controtendenza rispetto alle spese folli a cui ci aveva abituato il mercato cinese negli anni passati. Tuttavia, questo non deve sorprendere, visto che nel 2017 la federazione ha introdotto una "luxury tax" che impone ai club di pagare una tassa pari al 100% del prezzo del giocatore acquistato, in caso di acquisti superiori ai 6 milioni. Questa regola, inserita per favorire l'utilizzo di calciatori cinesi in vista dei prossimi Mondiali, ha dato un taglio netto alle spese dei club. Basti pensare come nella stagione 2016-17, l'ultima prima dell'inserimento di questa nuova regola, dalle squadre cinesi siano stati spesi in totale 545 milioni di euro. Una cifra enorme rispetto ai 115 milioni della sessione appena conclusa.

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Sembrano essere passati, dunque, i tempi in cui due giocatori nel pieno della loro carriera, come Oscar e Hulk, si trasferivano in Cina. Il costo dei loro cartellini costò allo Shanghai SIPG una cifra totale di circa 115 milioni di euro. Il mercato cinese, oggi, deve invece fare i conti con le ristrettezze imposte dalla propria federazione. E, sempre in quest'ottica, possiamo vedere anche il mancato passaggio di Gareth Bale dal Real Madrid al Jiangsu Suning. Un'operazione che, forse, un paio di stagioni fa sarebbe arrivata a una conclusione positiva senza grosse difficoltà, visto l'accordo già trovato tra il club e il giocatore per un ingaggio da 24 milioni di euro a stagione.

Un mercato che comunque rimane interessante, come testimoniato dal recente passaggio di Miranda dall'Inter al Jiangsu Suning. E dal movimento anche sul fronte degli allenatori, con gli arrivi in Cina di Roberto Donadoni e Rafa Benitez. Queste imposizioni sembrano avere un po' frenato la crescita del loro movimento calcistico, su cui però gli investimenti continuano. Il calcio cinese si modifica, ancora. Con la voglia di diventare sempre più importante anche con spese (forse) meno pazze.

A cura di Alessandro Gardella



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