"Ci renderemo veramente conto di quello che è successo solo a giugno.....
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 16/11/2017 -

"Ci renderemo veramente conto di quello che è successo solo a giugno...". Italia, Chiellini non si dà pace

profile picture
profile picture

Italia-Svezia, a tre giorni dallo spareggio di San Siro è ancora vivo il sentimento di sconforto tra gli azzurri. Tuttavia Giorgio Chiellini avrà bisogno di un po' di tempo in più per capire la vera portata del disastro: "C’è delusione, come è normale" - si legge nelle pagine del Corriere della Sera - "È ancora fresca e non ci rendiamo ancora conto di quello che è successo. Tutti quanti. Forse lo realizzeremo al 100% solo a giugno. Perché ancora sembra impossibile non essere al Mondiale. Come si riparte? Bisogna fare in modo che un punto così basso sia un punto di rinascita. L’atmosfera di San Siro è la base: un amore così incondizionato non l’ho mai vissuto. Ho ancora i brividi addosso per l’inno. Questo servirà per far crescere il nuovo gruppo verso l’Europeo 2020. E ripartire come movimento".

Chiellini vuole evitare la "caccia alle streghe": "È chiaro che ora sia partita un po’ di caccia alle streghe, ma fare di tutta l’erba un fascio sarebbe un errore. È altrettanto chiaro che c’è la necessità di riforme. Non si riesce a fare niente, perché non c’è la voglia di venirsi incontro. E così il calcio è un po’ fermo. Siamo tutti importanti, ma la verità è che gira tutto attorno alla Nazionale, che è quella che muove il Pil. Gente capace ne abbiamo, non è che siamo tutti scemi. Abbiamo sbagliato noi giocatori per primi, ma nella caccia alle streghe manteniamo l’equilibrio. Non c’è fretta di decidere tutto oggi. Ho letto tante di quelle storie: fantasie, favole paragonabili alla famosa rissa di Cardiff che ancora vorrei capire. Ho avuto modo di parlare col mister e ripeto che non mi permetterei mai di dire di giocare in un modo, o di chiedere di far giocare Chiellini e non Barzagli. Vale per me e per i miei compagni. E già questo toglie il 99% delle favole che sono uscite. Poi è stata ancora messa in mezzo la famosa riunione di Torino...".

Spazio anche a Juventus-Barcellona: "Messi? Nel momento in cui vuoi anticipare le sue mosse sei morto, perché ha una velocità di lettura che non ti permette di poterlo fregare. L’unico modo è limitarlo con il lavoro di squadra. Anche il migliore al mondo, se pensa di rubargli la merenda da solo, con lui non ha speranza". Futuro azzurro: "Le scelte a caldo non si fanno mai. A freddo avevo pensato di smettere dopo il Mondiale per gestire al meglio le energie. La cosa migliore è valutare con meno emozione di quella che c’è adesso. Ma a San Siro ho salutato i compagni, non sapendo se ci sarà un’altra occasione. Noi vecchi speriamo di aver lasciato qualcosa che li possa aiutare". L'Intervista integrale sulle pagine del Corriere della Sera.



Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!