8, 16, 47. Terno secco su… Londra. O meglio: tripletta! Non numeri qualsiasi ma minuti, quelli in cui Lucas Perez ha segnato la sua tripletta al Basilea. Hat-trick e un goleador che non ti aspetti. In una notte da Champions, al suo debutto da titolare in stagione. 'Beautiful', 'brilliant' ed ora in quello speciale club di (pochi) giocatori dell'Arsenal ad aver segnato una tripletta nell'Europa che conta, insieme a Henry, Bendtner, Welbeck, Giroud e Ozil. E in Inghilterra ci hanno messo poco a farsi due conti e constatare che Perez, in 47 minuti, ha segnato tanti gol quanti realizzati finora in Champions dal Tottenham in questa stagione. Non solo: è adesso anche il primo giocatore spagnolo ad aver firmato una tripletta alla sua prima da titolare in Champions League. E' record. 'Not bad' come dicono a quelle latitudini. E pensare che la sua avventura con la maglia dell'Arsenal era iniziata col freno a mano tirato, visto l'infortunio alla caviglia che l'ha tenuto lontano dal campo da fine ottobre. Adesso però è tornato, eccome.
Classe '88, arrivato tra i Gunners la scorsa estate dal Deportivo La Coruna e prima esperienza in Premier della carriera. Il periodo ai box però gli è servito, oltre che alla riabilitazione e al recupero, anche per imparare l'inglese. Diligente. Forse nemmeno lui poteva aspettarsi una serata così. Da ricordare: sorride Perez, l'Arsenal e anche Wenger. Contenti, un po' sorpresi. Ma, soprattutto, primi nel loro girone. Perché, sì la Champions può regalare partite così e gol da chi meno credi possano arrivare. Il bello di un 'outcast' che può diventare 'a player on fire!'. Tradotto: chi di solito si trova a margini di una rosa può brillare in una notte di Champions e diventare un giocatore da record.