Il Chelsea ha ufficialmente presentato il ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport per chiedere l'annullamento del blocco del mercato imposto dalla FIFA al club londinese. Proprio la FIFA, lo scorso febbraio, aveva infatti riscontrato alcune irregolarità della società di Abramovich (vedi qui) nel trasferimento di calciatori minorenni, procedendo di conseguenza alla sanzione nei confronti dei Blues e di The Football Association. Circa un mese fa, l'8 maggio 2019, il secondo grado (vedi qui) ha in larga parte confermato le sanzioni originarie, con il Chelsea che, scontento, ha quindi deciso di ricorrere al TAS.
Ad annunciare il ricorso del Chelsea è stato questa mattina proprio il Tribunale Arbitrale dello Sport, attraverso un comunicato ufficiale: "Il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) ha registrato il ricorso presentato dal Chelsea Football Club Ltd (CFC) contro la FIFA. Il ricorso è rivolto contro la decisione della Commissione d’Appello FIFA dell’11 aprile 2019, data in cui il Chelsea è stato dichiarato responsabile di aver violato i Regolamenti FIFA sullo status e sul trasferimento dei giocatori. Tale decisione ha confermato di bandire il club dalla registrazione di nuovi giocatori, a livello nazionale e internazionale, per due sessioni complete e per due periodi consecutivi".
"È stata inoltre comminata una multa di 600.000 franchi al club, il quale è stato richiamato e messo in guardia sulla condotta futura. Le procedure d’appello si svolgono generalmente con uno scambio di comunicazioni scritte tra le parti, mentre un gruppo di arbitri TAS sarà convocato per ascoltare il ricorso. Quando il gruppo verrà formalmente costituito, verrà emesso un calendario procedurale. Al momento non è possibile dire quando verrà emesso il Lodo Arbitrale per questo argomento. Il TAS non fornirà ulteriori informazioni in merito a questa procedura, ad eccezione dell’emissione di un comunicato stampa che annuncerà la decisione"