Nel girone C di Lega Pro si è giocata ieri Casertana-Cosenza, una partita come tutte le altre fino al minuto 87 quando Andrea Arrigoni, centrocampista del Cosenza, sigla il gol del vantaggio. Ma in quel momento accade dell’incredibile: il patron della Casertana, Giovanni Lombardi, infuriato per il gol subito, chiede ai propri calciatori di abbandonare il terreno di gioco. La reazione dei giocatori? Rimangono al loro posto e finiscono il match che si concluderà col risultato di 1-0 a favore del Cosenza.
Quest’oggi sono arrivate le dichiarazioni ufficiali del patron Giovanni Lombardi: “Devo scusarmi del mio gesto di ieri sera anzitutto perché ho dato l’impressione di una persona arrogante e presuntuosa. Il mio era solo un modo non violento di protestare contro un sistema che mostra chiaramente delle grosse pecche, e che provoca poi delle gravi ingiustizie e iniquità. A mio modo di vedere l’arbitro ieri ha commesso sicuramente gravi errori, ma io non volevo reagire contro di lui, bensì contro un sistema di potere in cui non mi ritrovo più. Chi viene condannato per illecito sportivo e falsa i campionati prende gli stessi punti di penalizzazione di chi ritarda a presentare una fideiussione. I deboli non hanno e non avranno mai tutela. Questo sistema esiste ed è sempre esistito, e molto si può dire sul fatto che solo adesso io lo denunci: è probabilmente questa la mia colpa, di essermi svegliato troppo tardi e con la reazione sbagliata. Spero solo di non aver dato un esempio negativo da seguire, e di cui i miei figli per primi mi hanno fatto notare l’errore commesso”.