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Data: 04/04/2017 -

Carnevale: "Napoli, ti auguro di rivivere le stesse emozioni dell'89 in Coppa Uefa. Forti fischi ad Higuain? Non me li aspettavo"

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Da impresa a...impresa. Ne servirà un'altra al Napoli, dopo quella del lontano 1989 nei quarti di Coppa Uefa, per avere la meglio su una Juventus forte di doppio vantaggio dopo la semifinale d'andata di Coppa Italia: competizione diversa, stessa voglia di mantenere vive le ardue speranze di una remuntada da tentare a tutti i costi con l'aiuto del pubblico del San Paolo. Tra i protagonisti del miracolo di fine anni '80 c'era anche Andrea Carnevale, autore del gol del momentaneo 2-0 nel match di ritorno che spinse il Napoli, dopo il rigore di Maradona e la rete del 3-0 di Renica al 119', a volare verso le semifinali e il successo a Stoccarda: ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, l'ex attaccante azzurro ha voluto ricordare così quei momenti, proprio in vista del match di mercoledì che vedrà nuovamente di fronte le squadre di Sarri ed Allegri.

"Fu un’emozione indescrivibile, maggiore di quella provata in finale a Stoccarda. In Germania alzammo il trofeo, ma rimontare due reti alla Juve pareva fantascienza: e invece...Consigli a Sarri? Attaccare sempre, a costo di rischiare qualcosa. Del resto mi sembra nel dna di questo Napoli e poi non vedo altra soluzione per provare a fare due gol ad una difesa granitica come quella della Juve. Al Napoli serve giocare allo stesso modo ed essere magari un pizzico più preciso e fortunato. Capisco però quanto ha detto Allegri nel dopopartita, gli scudetti si vincono anche soffrendo e poi nella ripresa, specie dopo il gol del pareggio, la Juve mi ha dato l’impressione di riuscire a gestire le sfuriate degli azzurri".

Quali le soluzioni da adattare in avanti? Mertens o Milik? "Sinceramente, oggi Mertens dà maggiori garanzie perché è diventato un attaccante vero. Mi sembrano perfetti i sincronismi del tridente del Napoli quando c’è lui in campo. Spostarlo più avanti si è rivelata una grande intuizione. I “piccoletti” quando ti puntano nei pressi dell’area di rigore sono pericolosissimi, è stato così anche per Alexis Sanchez che è diventato letale appena ha avanzato il suo raggio di azione". Infine, un commento sulla nuova sfida a distanza ravvicinata e l'accoglienza riservata ad Higuain: "Non credo cambi molto. Sono squadre che si conoscono bene e magari ci saranno interpreti diversi. Di sicuro è bello che questa rivalità sia tornata viva come ai nostri tempi. Ecco perché auguro ai calciatori del Napoli di provare le stesse emozioni che ho vissuto io anni fa: ti restano dentro. Se mi aspettavo i tanti fischi ad Higuain? Sinceramente no, o almeno non pensavo che i fischi fossero così forti. Dalla tv mi è parso amareggiato e lo comprendo perché lui al Napoli ha dato tanto. Le scelte professionali non andrebbero giudicate ma immagino la rabbia del pubblico del San Paolo che voleva prendersi una rivincita".


Tags: Napoli



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