Se fosse una serie televisiva, sarebbe senza dubbio "Attenti a quei due", di Robert S. Baker. Attori protagonisti? Che domande. Ciccio Caputo e Gaetano Masucci: così diversi ma così decisivi. 20 gol in due: 12 gol il primo; 8 il secondo con la partita di oggi. Il meteo di Chiavari è invece la metafora perfetta per rappresentare la differenza tra le prime due stagioni in Serie B della storia biancoceleste: la prima, un diluvio vero e proprio, come la mattinata chiavarese; la seconda invece solare senza nemmeno una nuvola, proprio come il cielo di Chiavari da inizio partita in poi.
E poi meriterebbe un capitolo a parte l'ex più atteso: quel Caputo che dopo aver sciupato tre nitide occasioni nella prima frazione, nel secondo tempo colpisce senza pietà l'amata ex squadra. "Esulto o non esulto?", avrà pensato. "Eccome se esulto", ecco la risposta. "Ciccio, Ciccio, Ciccio" è il coro del Comunale per il proprio idolo indiscusso, che all'uscita dal campo si guadagna una vera e propria standing ovation. Ma a meritare questo importante tributo sarebbe tutta l'Entella, Aglietti in primis, dopo una prestazione superba e di maturità. Applausi scroscianti: l'Entella vince e convince.
Ai 150 supporters baresi invece rimane la delusione di una stagione sulle montagne russe, tra alti e bassi, contraddistinta dagli inviti verso i propri giocatori riguardanti il "tirare fuori gli attributi", per dirla in modo elegante. Finisce così, con l'Entella che letteralmente vola verso quei playoff ormai non più utopia, dimostrandosi, dopo il Crotone, la rivelazione numero uno del campionato di Serie B. "Un giorno all'improvviso, mi innamorai di te..." e via, sognando in grande. Se fosse la prova del nove, sarebbe superata, senza riserve. Per il Bari invece bisognerà ancora lavorare: davanti agli occhi di Paparesta, Camplone non è riuscito a centrare la centesima vittoria tra i professionisti, continuando in un certo senso il periodo non proprio idilliaco della squadra pugliese.
Alberto Trovamala