In esclusiva ai microfoni di Sky Sport, Fabio Cannavaro ha parlato della situazione del calcio italiano e di un suo possibile ruolo come ct della Nazionale in futuro.
Dopo la mancata qualificaizone a Qatar 2022, il suo nome era stato associato alla panchina azzurra: "È normale che quando non si raggiunge una manifestazione importante come il Mondiale, poi vengano fuori determinate situazioni e determinati nomi. Il mio è un passato importante, da ex giocatore e capitano. Non c'è nulla di vero. Mi ha fatto piacere perchè significa che ho fatto bene con la nazionale. C'è rammarico, che è tanto. Mi spaventa la rassegnazione generale, sembra che ormai sia diventata una normalità. Questo è un sistema che non funziona. Nelle coppe europee non andiamo avanti, con la Nazionale nemmeno, quindi c'è da cambiare".
"Mi piacerebbe allenare anche in Italia"
Ma anche se per ora non c'è nessuna verità, per il futuro mai dire mai: "Non lo so. Alleno già da 6-7 anni. L'obiettivo è quello di cercare di trovare un progetto che mi permetta di lavorare e fare quello che mi piace. Ho rifiutato già diverse offerte. o fatto la scelta di girare e di fare esperienza per crescere come uomo e allenatore, conoscendo nuove culture in altri paesi. Mi piacerebbe partire anche dall'Italia, ma bisogna fare qualcosa. Il meccanismo calcistico non ci sta portando da nessuna parte. Mi piacerebbe avere un progetto per far vedere quello che ho in testa".
"Italia? Siamo indietro sotto tutti i punti di vista"
Infine un commento sul movimento: "Siamo indietro sotto tutti i punti di vista. Ho visto la partita tra Portogallo-Turchia e Italia-Macedonia. Si notava una differenza importante già tra i due stadi. Continuiamo così e non ci rendiamo conto che dalle altre parti vanno più veloci di noi e che non siamo più i migliori. Dobbiamo svegliarci".