Calcio e Ramadan: storie di fede, permessi e polemiche
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Data: 06/05/2019 -

Calcio e Ramadan: storie di fede, permessi e polemiche

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Calcio e religione, un connubio che va avanti da sempre. Ne è un esempio il periodo del Ramadan, che coinvolge tutti quei calciatori di fede musulmana durante il nono mese dell’anno nel calendario lunare musulmano appunto. Nel quale, secondo la tradizione islamica, Maometto ricevette la rivelazione del Corano “come guida per gli uomini di retta direzione e salvezza”.

Un mese di digiuno e preghiera dalle prime luci dell'alba fino al tramonto, quando è possibile introdurre un dattero o un bichiere d'acqua. Poi segue il pasto serale. Logico che tutto ciò complichi la vita di un atleta. Soprattutto quando questo è alle prese con un momento importante della stagione, come una lotta scudetto o una finale di Champions da conquistarsi. Ecco una serie di protagonisti che dovranno affrontare il Ramadan e di casi che hanno fatto storia. SCORRI LA GALLERY IN ALTO

 

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Coppa d’Olanda appena vinta, ora il rush finale per provare a conquistare Eredivisie e Champions League: nell’Ajax di ten Hag ci sono due giocatori che osserveranno il Ramadan. Si tratta di Ziyech e Mazraoui, due dei punti fermi della formazione olandese. Una scelta “irresponsabile a questo punto della stagione, i loro corpi saranno destabilizzati”, le parole di Raymond Verheijen, uno dei più famosi preparatori atletici d'Olanda
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