Tutto è nato con un ‘Mi piace’. Poi sono diventati centinaia, migliaia, milioni. Basta condividere la passione di molti e la rete diventa sempre più fitta. Il 4 febbraio del 2004, nasceva Facebook, una piattaforma in grado di collegare come mai prima le persone. Vicine, lontane, anche sconosciute tra loro, basta un interesse in comune. Collante, motivo di unione, così come lo sport. E il calcio non poteva non sbarcare anche qui. In 13 anni il modo di conversare sui social media è cambiato, così come le interazioni tra giocatori o club con i propri tifosi via Facebook. Dalla curiosità di andare oltre alle partite, al binomio squadra vincente in campo-squadra vincente online (e basti pensare che l'anno scorso la percentuale di crescita del Leicester su Facebook è stata del 483,5%!). E lo stesso vale per i giocatori: nell'Olimpo social però spicca Cristiano Ronaldo che nel novembre 2014 è stato il primo a raggiungere il traguardo dei 100milioni di fan su Facebook.
La prima grande rivoluzione è stata durante il Mondiale in Sudafrica, nel 2010. Pre e post partita continuavano ad essere sempre a portata di click (e di ‘Mi piace’), così come i dietro le quinte dei ritiri con la regia dei calciatori ma non solo. Sì, perché alcune nazionali volevano vietare l’uso del social ai propri giocatori. “Voglio che i giocatori rimangano concentrati e non vengano distratti dai possibili commenti", aveva detto Del Bosque pensando che una foto o un post su Facebook poteva distrarre i suoi. Sì, proprio quella Spagna finita poi sul tetto del mondo quell’estate. E il Sudafrica è stato solo un punto d’inizio: 4 anni più tardi, nel Mondiale brasiliano del 2014, a giugno in pochi giorni sui social si era già parlato dell’imminente evento più che in tutta l’edizione precedente. Una crescita esponenziale, come quella della voglia di mostrare, condividere e interagire. Commenti, like, emozioni. E non solo quelle che adesso si scelgono in fondo a un post.
Un’altra pietra miliare è rappresentata dai live. Il 2016 infatti è stato l'anno delle dirette video su Facebook. Una trovata super che ha cambiato ancora una volta il modo di fare comunicazione sul social. Diretto, immediato, senza filtri. E' diventato di rito trasmettere le conferenze stampa pre e post partita, dando l'opportunità agli utenti di interagire direttamente senza dover aspettare le trascrizioni testuali. Dalle parole alle azioni, con le sedute di allenamento che adesso fanno da padrone nelle giornate social dei top club. Tra tutti il Barcellona, che va behind the scenes della vita blaugrana di tutti i giorni. Dulcis in fundo, le dirette live delle partite sono veramente la ciliegina sulla torta di un 2016 strepitoso per il social. La prima squadra europea a trasmettere live un’amichevole è stata la Roma durante il ritiro a Pinzolo il luglio scorso. Sogno di una notte di mezza estate? No, realtà e solo un punto d’inizio. Risultati più che soddisfacenti: un milione di persone raggiunte, 178mila visualizzazioni complessive per un totale di 150mila contatti unici e oltre 36mila commenti. Poi - dopo il calcio a 5 - sotto l’albero di Natale, la Lega Pro ha fatto trovare un regalo social unico, trasmettendo in diretta Facebook una gara ufficiale. Cosenza e Catanzaro in campo: 50mila visualizzazioni, 145mila persone raggiunte e circa 25mila interazioni. Numeri strepitosi per la categoria, che, attraverso il proprio presidente Gravina, ha fatto sapere che altre partite verranno trasmesse sempre su Facebook. Basta poi spostarsi in Spagna per trovare un altro esempio: in settimana è stata anche la volta della Coppa del Re con la semifinale tra Celta e Alaves. E il social sempre protagonista. Un’innovazione declinata anche al femminile, perché lo scorso 6 ottobre l’appuntamento è stato con la partita di Women’s Champions League tra Manchester City e WFC Zvezda. Il tutto, senza dimenticare che i club comunicano e interagiscono con i loro tifosi anche con i ‘bot’: ed ecco che grazie a Messenger arrivano direttamente dalle squadre dei messaggi. “Guarda, mi ha scritto la mia squadra del cuore”, no non è più impensabile. E come non citare poi il Facebook Sports Stadium? Si tratta di una nuova sezione del social che permette di seguire in tempo reale gli eventi sportivi che interessano, attraverso i commenti degli amici, dei professionisti e mediante gli aggiornamenti delle stesse squadre.
Ma come cambierà nel futuro l’uso dei social network nel mondo del calcio? Meglio usare il presente. Sì, perché il futuro è oggi e il cambiamento è già in corso. In Europa un club punto di riferimento nell’innovazione tecnologica è il Manchester City, che ha lanciato la propria app ufficiale per i Samsung Gear VR: indossando questo speciale dispositivo, i tifosi possono guardare gli highlights delle partite, consultare statistiche o accedere al canale YouTube per seguire anche la popolarissima serie ‘Pep’s Taxi’. Un’innovazione senza precedenti nel mondo del calcio. Insomma, un futuro, due parole: realtà aumentata. La tecnologia è una componente ormai indispensabile nel mondo del calcio. Così come Facebook. Sempre in evoluzione, con la voglia di raccontare, condividere e ottenere riscontri. Nei modi più moderni e coinvolgenti pensando sempre a soddisfare i tifosi e i fan. Perché sarà anche nato tutto con un ‘Mi piace’ ma si guarda al futuro sapendo che “il mondo ha bisogno di più di quello che ha adesso”.
"The world needs more of that right now" Mark Zuckerberg
(Foto: Graphic Untd)