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Data: 04/10/2017 -

Pablo Escobar e Raúl Castro giocano insieme, Osama Vinladen vuole cambiare. Quando il nome del calciatore è incredibile

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Osama ha 14 anni, è una giovane promessa del calcio peruviano e non appena avrà l'età per farlo cambierà il suo nome. Sì, perché Osama di cognome fa Vinladen. Vinladen Jiménez per essere proprio precisi. La sua è una storia che in Perù e in Sudamerica ha iniziato a circolare nelle scorse settimane, anche e soprattutto per il nome che i genitori hanno scelto per lui. Un ragazzino che proviene da una famiglia poverissima, che ha Messi come idolo e che sogna di diventare un grande del calcio indossando la maglia numero 10 di una squadra europea. Elementi secondari se si pensa che da quando la Federazione Peruviana ha annunciato la lista dei convocati della Sub 15 per i prossimi impegni, gli occhi sono caduti proprio su quell’Osama Vinladen inserito nell'elenco. "Non si è mai chiesto perché suo padre - che ha un autolavaggio nella sperduta città di Tocache - abbia deciso di chiamarlo così ed evita sempre di parlare di questo argomento", assicura chi conosce Osama.

"In realtà portavo il mio nome in maniera tranquilla anche se i miei amici mi prendevano in giro a volte - racconta il giovane calciatore - all'inizio non mi piaceva, però poi si impara a convivere con queste cose. Adesso è tutto normale". In ogni caso, non appena ne avrà la possibilità, Osama cambierà il suo nome perché non intende tentare la scalata al calcio mondiale con una combinazione così impegnativa. Un altro esempio di come il calcio possa dare risalto a nomi curiosi, assurdi o quantomeno simpatici. Se nel Trapani gioca Felice Evacuo, il Käpylän Pallo (squadra di terza categoria finlandese) ha il suo attaccante Inutile, precisamente Antonio Inutile, classe 1985.

Chissà poi se il calcio italiano ricorda Jackson Beckham da Silva (nome completo: Jackson Beckham Diego da Silva de Jesus), brasiliano classe ’94 con un passato nelle giovanili della Fiorentina ora punta centrale del Dayton Dutch Lions, negli Stati Uniti; poco altro da aggiungere oltre ad un nome che è un'accozzaglia di idoli calcistici e musicali dei genitori. Stessi gusti musicali della famiglia di Michael Jackson Quiñónez Cabeza (volante dell’Aucas, Serie B in Ecuador), evidentemente. Un papà e una mamma certamente ispirati anche quelli di Efmamjjasond Gonzáles dell’Atletico Nacional, grande protagonista nella Copa Mitad del Mundo Sub-18. Un nome impronunciabile ma con un significato come è venuto fuori nei mesi scorsi: le 12 lettere che lo compongono corrispondono alla prima di ogni mese dell'anno. Enero, Febrero, Marzo, Abril, Mayo e avanti così...

Non ci sono veramente limiti se si tratta di dedicare il nome del figlio al proprio cantante preferito - si veda anche Jim Morrison Varela, centrocampista uruguaiano del Club Atlético Juventud, oppure John Lennon Silva Santos, difensore dell’Atletico Goianiense. Dalla musica al cinema, poi, è un attimo (chiedere a John Wayne Regis, centrocampista filippino semi sconosciuto del Laos FC). Il cileno dell’U de Chile Michael Jordan Contreras - ora in prestito al Cobreloa - e Michel Platini Ferreira Mesquita, brasiliano classe 1983 attualmente svincolato ma con un passato in Europa con le maglie di CSKA Sofia, Dinamo Bucarest, Ludogorec e Slavia Sofia, fanno invece parte della categoria “figli di genitori che avevano un idolo sportivo ben chiaro in testa”. E i leader politici e ideologici? Altro gruppo in cui non manca quasi nulla.

Non troppo tempo fa si era parlato di Pablo Daniel Escobar, il Patròn del Gol, capace di diventare un pezzo di storia del calcio nazionale sudamericano con la rete più “anziana” in una fase di qualificazioni Mondiali della CONMEBOL a 38 anni e 91 giorni (superato Mario Yepes). Gioca nel Club The Strongest, in Bolivia, dove è compagno di Raul Castro… Giocano invece in Ecuador il centrocampista ’86 Richard Nixon Quinonez Escobar e il difensore ’99 José Stalin Caicedo. Francisco Franco gioca invece in Messico, Marx Lenin (così, tutto insieme) a 17 anni ha firmato il suo primo contratto da professionista ed ora è il fantasista del Flamengo. Tornando in Europa, l’Olhanense non ha rinnovato il contratto di Martin Luther King Morais Simões, ora svincolato, ma l’Eintracht Francoforte si tiene stretto il suo Nelson Mandela Mbouhom nelle squadre giovanili. Tutti in attività, tutti a convivere con nomi che portano con sé una storia. Come quella che Osama Vinladen, però, vuole cambiare al più presto.



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