Mario Passetti, direttore generale del Cagliari, ha parlato così ai microfoni de L’Unione Sarda: "Barella? In questo momento non ci sono basi di calcolo. Non posso dare percentuali, vedremo cosa accade a giugno. Lui cresce, ha ambizioni, noi siamo tranquilli. La questione è stata gestita bene a gennaio, quando è stato facile accogliere la sua volontà di restare. Non c’è nulla di scritto. Siamo nelle condizioni di analizzare con calma tutte le possibilità".
Capitolo stadio: "Cercheremo di presentare il progetto definitivo assieme al relativo piano industriale entro il primo trimestre del 2020 in coerenza con il piano guida del quartiere Sant’Elia a cura del Comune. La conferenza di servizi avrà sei mesi di tempo per dichiarare la pubblica utilità dell’opera. A quel punto si aprirà una gara internazionale e dopo potrà iniziare la demolizione del vecchio stadio e quindi la realizzazione del nuovo: per queste ultime fasi riteniamo che siano necessari circa tre anni di lavoro".
Infine un parere sul caso Kean: "Siamo tutti d’accordo che nessuna forma di razzismo possa essere accettata o giustificata. La nostra condanna è assoluta, a prescindere dal numero di persone che si fa notare o dalle circostanze. A me è dispiaciuto il fatto che dopo la gara con la Juve non si sia potuto discutere e analizzare l’episodio, ma si sia preferito chiudersi dietro frasi fatte, sicuramente giuste ma più utili per raccogliere fiumi di like sui social che per ragionare. Noi ci adoperiamo per una politica di inclusione.