Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, ha preso la sua decisione: Massimo Rastelli rimane alla guida della società rossoblù. Ma non è tutto... L'isola dovrebbe essere felice, ma non lo è, almeno in parte. E allora a lasciare, a sorpresa, potrebbe essere il presidente stesso, Tommaso Giulini. "Questo calcio non mi rappresenta, sto pensando di cedere la società..." questo lo sfogo raccolto da Sky Sport. Situazione pesante e clima teso anche ieri. Prima quello striscione "Vergognatevi tutti, nessuno escluso" all'ingresso degli spogliatoi. Poi i cori prima del match, in prossimità sempre degli spogliatoi, contro Rastelli, ma anche contro il presidente "Giulini vattene" e le scenate in campo di capitano e vice capitano, Dessena e Sau.
Mattinata di riflessione durante la quale Giulini ha pensato di cambiare allenatore, come successo già dopo le trasferte di Verona e Empoli: Guidolin, Zenga e Beretta le opzioni. Ma poi il presidente si è fatto la domanda che si fanno in tanti, soprattutto fuori dalla Sardegna. Perché cambiare? Ventitré punti dopo diciotto partite, dodicesimo posto a una gara dal giro di boa con un rassicurante più tredici dalle posizioni calde. E' il terzo miglior risultato della storia rossoblù in serie A da quando esistono i tre punti. Meglio hanno fatto solo Daniele Arrigoni nel 2004-2005 con 25 punti e Massimiliano Allegri nel 2009-2010 con 24 punti.
I gol subiti, 42, ne fanno la peggior difesa d'Europa, questo il primo capo d'accusa. Ma le "goleade" sono state prese in 5 gare su 18. Tra Juventus (4), Fiorentina(5), Lazio(4),Torino (5) e Napoli (5) il Cagliari ha subito 23 dei 42 gol, più della metà. Dieci i gol subiti nelle ultime 3 gare: alla quindicesima giornata la difesa rossoblù era in linea con le difese degli altri campionati. Chi ha stilato le classifiche si è visto bene dal precisare che in Bundesliga e Liga si sono giocate due gare in meno, in Premier una. Manca il gioco il secondo capo d'accusa: ma, Allegri a parte, quando si era visto in precedenza?
Perché? La domanda è sempre la stessa. Facciamo un passo indietro... Il grande entusiasmo della scorsa estate, con l'arrivo di nomi importanti come Marco Borriello, Bruno Alves, Mauricio Isla e Simone Padoin dopo qualche mese è già un lontano ricordo, eppure la squadra va abbastanza bene. Che succede? Il ventisei settembre il primo avviso: la curva nord contesta apertamente Marco Storari. Risultato? L'ex Juve perde la fascia. Poche giornate dopo oggetto delle critiche diventa Marco Borriello, che non tarda nell'autodifesa. "Siamo in linea con quanto promesso a inizio stagione. Sosteneteci...". Niente da fare.
La sconfitta interna contro il Napoli per 5 a 0 ha pesato parecchio perché è una gara molto sentita dalle parti del Sant'Elia e dopo Empoli arriva il ritiro di Asseminello dove maturano decisioni importanti. Siamo dunque arrivati a ieri... Stavolta a lasciare potrebbe essere il presidente e i problemi per quei tifosi un po' troppo "pretenziosi" potrebbero essere altri: chi acquisterà la squadra se Giulini perde veramente la pazienza? Quale sarà il destino del Cagliari? La sosta natalizia sarà un'occasione per riflettere un po' per tutti.