In Spagna ma non solo ha fatto molto clamore la frase pronunciata da German Burgos nel prepartita di PSG-Barcellona. "Occhio che se poi non gli va bene finisce tra i semafori", ha detto l'ex collaboratore di Simeone. La frase non è stata ovviamente presa bene né dal Barcellona né dal Psg che non hanno mandato i tesserati a parlare a Movistar.
Le scuse di Burgos a Yamal
Il "Mono" Burgos si è poi scusato con un comunicato dicendo di non voler offendere nessuno: "Voglio ancora una volta chiedere scusa per le parole usate nel programma. Non era mia intenzione arrecare alcun tipo di danno a Lamine Yamal, al Barcellona, all’Uefa né alla piattaforme per la quale lavoro".
Ha anche spiegato che non voleva essere una battuta: "Nel mio commento ho voluto fare una battuta sulla sua qualità ed elogiare le sue virtù. In nessun caso voleva essere una battuta su alcuna etnia o classe sociale…Chiedo scusa se si è sentito offeso. Il mio obiettivo non era ingiuriare Lamine, anzi l’esatto contrario".
Infine ha elogiato il mondo del calcio: "Il calcio è il più grande sport al mondo che unisce tutto e tutti perché non discrimina per sesso, razza, disabilità, età o orientamento sessuale".