Mille volte Buffon. Basterebbe questo per definire la carriera di un portiere che è diventato leggenda vivente, simbolo di una nazione calcistica, modello per chi sogna da grande di mettere i guantoni e difendere una porta da calcio. Baluardo di quell’Italia campione del mondo nel 2006, capitano di una Juventus che negli anni non ha mai smesso di vincere. Insomma, in poche parole un fuoriclasse. C’è poco da aggiungere. Ne avrebbe da raccontare Gigi sui suoi lunghissimi 22 anni di carriera. Tra partite al cardiopalma, trofei sofferti, duelli vinti e sfide perse. E quanti compagni poi che nel corso del tempo lo hanno affiancato nelle 1000 battaglie disputate tra Parma, Juventus e Nazionale. Scegliere i migliori 11 è impresa ardua, ci abbiamo provato.
DIFESA
Praticamente un muro invalicabile. Thuram, Nesta, Cannavaro e Maldini, nomi da far spavento, che solo a vederli insieme passa la voglia di affrontarli. E pensare che i tre italiani hanno giocato insieme con la maglia della Nazionale. Bei tempi! In più aggiungeteci il difensore francese che con Buffon ha vinto sia al Parma che alla Juventus e il gioco è fatto. Eleganza, tecnica, forza fisica e intelligenza calcistica sopra la media. In questa linea difensiva c’è tutto, non manca niente.
CENTROCAMPO
Provate a mettere insieme Pirlo, Nedved e Veron nello stesso centrocampo. Quello che verrà fuori sarà un concentrato di classe da far spavento. L’argentino e l’italiano ci mettono i piedi fatati e i lanci millimetrici. Il ceco ci aggiunge la cattiveria agonistica che in campo metteva per tre. E allora i mediani dai polmoni d’acciaio ma i piedi normali possono anche accomodarsi in panchina. Pirlo e Nedved hanno condiviso con Buffon tanti anni in bianconero, anche se in periodi diversi. Il risultato però non cambiava, portava sempre a trofei vinti, tanti. Con Veron il portierone azzurro ha alzato una Coppa Italia nella stagione 1998/99, con il Parma dei fenomeni.
ATTACCO
Tiri a giro sul secondo palo, cannonate sotto l’incrocio dei pali, acrobazie da contorsionisti e cucchiai incoscienti. Il bello del calcio tutto in un reparto offensivo. Bastano i nomi: Totti, Del Piero e Ibrahimovic. Non ce n’è per nessuno. I due italiani a rifinire e inventare, lo svedese punto di riferimento in avanti a mettere in rete. C’è da scommettere che questo tridente non avrebbe sfigurato con la MSN: Messi, Suarez e Neymar. Dici Totti, Del Piero e Buffon e pensi al Mondiale del 2006, è inevitabile. Gioie, sorrisi, pianti, amicizia. C’è tutto. Ma ci sono da aggiungere anche i duelli che li hanno visti protagonisti. Due con la maglia bianconera, uno con quella giallorossa, a sfidarsi. Quante volte è successo! Avversari per 90 minuti, poi tutto come prima e stima reciproca, sempre presente. Ibrahimovic invece con Buffon ha condiviso i primi anni in Italia, è cresciuto, ha capito cosa vuol dire lavorare in una società seria, che non permette colpi di testa: “Il portiere piu' forte a cui ha segnato? E' stato Buffon. Quando sono arrivato alla Juve ero un giovane talento e mi sono ritrovato in spogliatoio con Thuram, Trezeguet, Del Piero, Cannavaro, Emerson, Nedved e Buffon. Mi sono detto: 'Gesu”. Non è difficile capirne il motivo.
PANCHINA E ALLENATORE
Mille partite non sono mica uno scherzo, per questo la panchina di questo ideale top 11 sarebbe piena di campionissimi che sarebbe difficile lasciare fuori da qualsiasi squadra. Eccone qualche esempio: Zambrotta, Bonucci, Emerson, Vidal, Marchisio, Trezeguet, Vieri. Vi bastano? Se poi a guidare il tutto ci fosse Marcello Lippi, che con Buffon è arrivato alla conquista dello storico Mondiale del 2006, fatichiamo a credere che una squadra del genere avrebbe rivali in Europa. Ah manca una cosa: il portiere. Il ruolo solitario per antonomasia. Lui e poi altri 10, scudo e baluardo. Ma qual è il portiere più forte con cui ha giocato Buffon? Nel corso della sua carriera ha avuto molti secondi, ma forse il migliore è stato Angelo Peruzzi, altro protagonista del trionfo italiano in Germania.