Sono bastate sei partite per levare ogni dubbio. Il Cagliari questa estate ha portato a casa un top player e a parametro zero. Bruno Alves ha già conquistato tutti nel capoluogo sardo e il suo sponsor è stato un compagno d'eccezione:
"Sì, è stato Cristiano Ronaldo a dirmi che Cagliari era la scelta giusta e la Sardegna il posto ideale per viverci. Cristiano mi ha spinto a dire di sì alla società e mi ha ricordato quanto siano importanti in Italia i difensori di personalità. Giochiamo assieme dai tempi dell'Under 21, Cristiano ti sprona, ha carattere e grinta, è molto facile giocare con compagni così forti. Poi nell'incontro avuto a Londra con Giulini, a giugno, mi hanno colpito il progetto e le parole forti del nostro allenatore Rastelli. Il Poetto mi ricorda Pòvoa de Varzim, in Costa Verde, la mia città natale. Sono sempre più convinto di aver scelto bene. Con mia moglie Rute e i nostri figli Adriana, Edoardo e Leonardo siamo contenti di essere qui: avere la spiaggia vicino ci fa stare meglio. Ho trovato la serenità che cercavo".
Questa estate Bruno è salito sul tetto d'Europa con il suo Portogallo, secondo giocatore nella storia del Cagliari a vincere il titolo da giocatore rossoblù: "Euro 2016? Ricordi meravigliosi, una gioia incredibile. Ha trionfato un gruppo strepitoso, non dimenticherò mai quel titolo. Il c.t. Santos mi chiama ancora e sono orgoglioso di poter dare una mano. Giochiamo con Andorra e Far Oer, guai a pensare che siano match già vinti. Joao Mario? Campione eccezionale, ha tecnica e testa, una pedina decisiva". A spingere il gigante portoghese a Cagliari ci ha pensato anche Nené, conosciuto durante la militanza del brasiliano nel Nacional de Madeira, squadra con la quale l'ex centravanti del Cagliari vinse la classifica dei cannonieri nella Primeira Liga: "Sì, vero, mi ha incoraggiato anche lui. Ha fatto grandi cose in Portogallo. Lo seguo nello Spezia".