Leonardo Bonucci si riconquista il centro della difesa della Juventus. Protagonista nel male, sul gol subito di Zapata e decisivo con il gol del pareggio: “L’errore principale è che dovevo stare più vicino a Zapata per intervenire diversamente. Ho concesso l‘esterno come ti insegnano da bambino, va però dato merito a Zapata che ha fisico e corsa. Poi è stato bravo e fortunato perché ha fatto passare la palla sotto le gambe di Buffon".
Un analisi sincera, fatta anche da Allegri che lo ha difeso nel post partita: “Ho fatto un salvataggio e un gol, di più non potevo fare”. Un gol per mettere da parte le voci del litigio con allegri: "È stato il miglio modo di gestire quello che era successo. Ognuno di noi nel rispetto della parsona e dell’immagine della Juventus. Poi ognuno ha pagato lui con una multa e io con l’esclusione contro il Porto”.
Dopo il campionato ora il vero obiettivo è la Champions League, che potrebbe però togliere energie soprattutto mentali per il campionato: “A me vincere eccita non logora. Oggi sono arrabbiato perché non abbiamo vinto per come è andata la partita. Vincere non pensando al passato te lo insegna soprattutto l’aria che si respira all’interno dello spogliatoio con tanti giocatori che hanno ancora fame di vittoria nonostante i titoli vinti”.
Bonucci torna ad essere titolare in una difesa con cinque giocatori che potrebbero alternarsi in partita: "Io in futuro vorrei fare l’allenatore e vorrei lo stesso problema di Allegri per gestire cinque giocatori del nostro livello. Io sono importante, non indispensabile come abbiamo visto ad Oporto. Nessuno si deve sentire sicuro del posto, per dare il massimo anche in allenamento ed alzare il livello dell’intensità”. In queste due settimane è squillato il telefono con la chiamata di qualche allenatore dall’estero: “Ho cambiato numero nell’ultimo periodo…”.