Fermarsi un attimo per celebrare uno dei più grandi, prima di scendere in campo e darsi battaglia. Curioso che a farlo saranno il Cagliari, la squadra della sua vita, con cui vinse il campionato nel 1970 e, nello stesso anno, la classifica marcatori, e la Juventus, che negli anni ha sempre invano cercato di portarlo "nel continente". Stasera, prima del posticipo del Sant'Elia, Gigi Riva riceverà il Collare d’oro dal presidente del Coni, Giovanni Malagò. Una serata particolare per ricordare le imprese di uno degli attaccanti meravigliosi della storia del calcio italiano, capace di realizzare una doppietta (Scudetto e classifica marcatori, appunto) sempre più rara oggi. A spiegare il perché ci prova Roberto Boninsegna, uno che di gol ne sa qualcosa e che ci è riuscito nel 1972: "La concorrenza è sicuramente maggiore di un tempo, anche all’interno della propria squadra.Poi ci sono più squadre, quindi più partite e non tutte con avversari di alto livello. Detto questo, dipende molto dalla squadra che c’è dietro a un bomber. Non solo se è forte, ma se gioca tutta per lui, con gli uomini adatti. Per questo negli anni hanno vinto attaccanti di squadre medie o piccole, come Protti del Bari, Bierhoff e Di Natale a Udine, Lucarelli a Livorno o Toni a Verona".
E in questo campionato? Chi vincerà la classifica dei gol? Dopo il record di Higuain dello scorso anno, tutti sono a caccia del Pipita, compreso Mertens, uno che lì proprio non ti aspetti: "Chissà magari alla fine vincerà proprio lui. Si è preso la squadra sulle spalle e fa tutto, i gol e gli assist. Non dimentichiamo Belotti che è subito dietro: in area fa dei gol clamorosi, buttandola dentro anche quando sembra impossibile. Il Torino però non gli dà tutte quelle occasioni che ad esempio la Roma produce per Dzeko: a volte lui sbaglia dei gol davvero clamorosi. Per quanto riguarda Icardi, è cresciuto tanto come uomo squadra, ma le due giornate di stop possono pesare molto".
Anche se, dopo il trasferimento dal Napoli alla Juventus, Higuain sembra non aver il vizio, tutt'altro: "Higuain l’anno scorso ha dato tantissimo a Napoli, mentre quest’anno ho l’impressione che abbia dovuto metterci un po’ di tempo per inserirsi nella Juve. O viceversa. Però sta segnando con regolarità, nonostante né Mandzukic né Dybala che in trasferta un po’ scompare come a Firenze, siano i partner ideali per lui. Col nuovo modulo Higuain si sacrifica di più, ma è cresciuto anche il gioco sulle ali e questo può aiutarlo a segnare ancora di più".
La chiusura di Boninsegna non può che essere dedicata a Riva. Si fermerà a guardare la partita del suo Cagliari? "Lui è molto restìo a comparirema oggi non può mancare. È il miglior marcatore della storia azzurra, ma non è solo questione di gol: lui per la Nazionale ha sacrificato due gambe".