Entusiasmo che supera i confini del tifo. Una passione viscerale, un amore smisurato per la propria squadra che va oltre quelle che sono le semplici ragioni del tifo. Che River Plate-Boca Juniors in finale di Coppa Libertadores fosse la partita del siglo ormai nessuno ne ha più dubbio. C'è stato tutto in questa gara: l'entusiasmo, i dottori che consigliavano ai tifosi più sensibili emotivamente di non andare allo stadio, il bruttissimo episodio dell'attacco al pullman del Boca Juniors, il bambino che ha messo in vendita i suoi giocattoli per andare a vedere la finale.
Un'attesa spasmodica e che difficilmente vedremo per un'altra partita di calcio da qui a molti anni. La finale di ritorno si giocherà a Madrid e non al Monumental come doveva essere. Sarà lontano dall'Argentina, ma non dal cuore dei tifosi che, in qualche modo, partiranno idealmente con i propri beniamini verso Madrid.
E la partenza del pullman del Boca Juniors che si avvia per l'aeroporto per poi imbarcarsi in direzione Spagna, Madrid, un po' dà l'idea dell'attesa e della grandezza della partita che sarà. I tifosi cantano, ballano e inneggiano ai propri idoli chiedendo loro un'impresa storica, un risultato memorabile: la Coppa Libertadores. Ma più di questo c'è la passione che va oltre tutto e supera anche i confini del tifo.