"Ai Rangers volevo essere il migliore della mia squadra e del club, al Chelsea sei in un ambiente nel quale devi invece cercare di essere il migliore al mondo". Una frase emblematica nella storia di Billy Gilmour. Il centrocampista scozzese ha sempre avuto le idee chiare. A solamente 20 anni, il suo nome sta circolando sempre più negli ambienti del grande calcio. Anche grazie a prestazioni come quella di ieri sera contro l'Inghilterra, che gli è valsa il premio di miglior uomo in campo, oltre al superamento di un record per la Scozia.
Lui, che ha messo insieme quest'anno solamente 11 presenze con la prima squadra del Chelsea, a maggio scorso ha ricevuto la miglior sorpresa possibile. "Billy Gilmour convocato dalla Scozia per Euro 2020". Non ci credeva nemmeno lui, come dimostrato dal video caricato dall'amico Chilwell. Invece, il 2 giugno nell'amichevole contro l'Olanda, Gilmour ha giocato i suoi primi 9 minuti con la nazionale maggiore scozzese. In panchina nella prima gara di Euro 2020 contro la Repubblica Ceca, il ct Steve Clark ha poi deciso di dargli una grande chance. L'allenatore scozzese non avrebbe potuto scegliere partita migliore del sentitissimo derby contro l'Inghilterra.
La partita di Gilmour contro l'Inghilterra
Sotto la pioggia di Wembley, Gilmour ha tirato fuori una prestazione da giocatore di grande esperienza, nonostante la giovane età. Posizionato come mediano davanti la difesa da Clarke, il centrocampista classe 2001 ha completato 40 passaggi, con una precisione del 90.9%, ha vinto 11 duelli e coperto 9 km nell'arco della sua gara. Tutto questo nei 76 minuti in cui è stato in campo. Numeri e dati che spiegano come mai la Uefa abbia deciso di premiare proprio lui, un giocatore alla terza presenza in nazionale, con il premio di "Star of the match".
Ma non è finita qua, perchè grazie alla chance concessagli dal primo minuto dal ct Clarke, Gilmour è diventato il più giovane a giocare titolare una partita di un Mondiale o di un Europeo per la Scozia. "Billy Gilmour è il mio idolo" ha scritto il campione scozzese ed ex n°1 al mondo di tennis Andy Murray al termine del match. Davvero niente male, per un ragazzo del 2001 alla prima volta da titolare.
Billy Gilmour, il "Kanté di Scozia" che si ispira a Fabregas
Spalle strette, fisico longilineo ma tanta abilità con e senza il pallone. Visione, intelligenza in mezzo al campo ma anche fiuto del gol sono solo alcune delle caratteristiche migliori del centrocampista scozzese. Billy Gilmour viene già definito "il Kanté di Scozia". Lui però preferisce ispirasi a Fabregas. Due giocatori che hanno fatto la storia recente del Chelsea e che interpretano il loro ruolo in maniera quasi opposta. Gilmour ha rubato qualcosa da entrambi: un po' recuperatore di palloni, un po' regista di qualità. Da prima pagina del manuale del centrocampista moderno.
"Io guardo Fabregas. L’ho studiato, ho inserito nel mio gioco cose, come i passaggi e come muove velocemente la palla, che sono del suo e quindi nel complesso la cosa mi può rendere un centrocampista migliore”. Aveva parlato così nel dicembre 2017 il giovane scozzese, commentando a Chelsea TV la propria passione per il centrocampista spagnolo, che a quel tempo militava proprio nei blues. Gilmour aveva allora 16 anni e aveva da poco lasciato l'U17 dei Rangers di Glasgow per iniziare la trafila nell'Academy nel club londinese.
La giovane ma già brillante carriera di Gilmour
Dall'approdo all'U18 del Chelsea nel 2017 alla prima squadra il passo è stato, per Gilmour, più breve che per molti altri. Per salutarlo e incoraggiarlo verso la nuova avventura, i genitori e il fratellino gli avevano regalato un oggetto particolare. Un cuscino con scritto: "Attraverso 433 miglia da Ardrossan a Cobham, mamma, papà e Harvey ti amano". Un piccolo gesto, per non dimenticare mai le proprie origini, che spiega i valori trasmessi dalla famiglia. Un modo di essere, che ha aiutato il classe 2001 ad essere confermato di anno in anno dal club londinese. A differenza di quasi tutti i suoi compagni delle giovanili, che venivano mandati a fare esperienza altrove in prestito. Questo, fino ad arrivare all'esordio in prima squadra a 18 anni e 2 mesi. Era l'agosto del 2019, contro lo Sheffield United sedeva in panchina Frank Lampard e Gilmour fece il proprio ingresso tra i grandi all'84'. Da lì a poco più di un anno sarebbe arrivato anche l'esordio in Champions League, nella vittoria per 4-0 sul campo del Siviglia.
Una prima volta nella massima competizione europea che è stata quasi un talismano per il Chelsea. La stagione è infatti terminata per i blues con la conquista della Champions League nella notte di Oporto. Dal primo grande trofeo vinto in carriera, seppur giocando 95 minuti in totale, alle prime gioie con la nazionale scozzese. "Nulla lo turba" - ha detto il capitano della "Tartan Army" Robertson - "ecco perché credo che possa collezionare tutte le presenze che vuole in nazionale. Ha un grande futuro davanti a sé, ma anche il presente è abbastanza buono". Hai ragione, Andrew, il futuro sarà radioso, ma anche il presente di Billy Gilmour non è niente male.
A cura di Tommaso Mangiapane