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Lukaku e l’ammortamento a bilancio: come funziona il meccanismo

Il possibile ritorno di Lukaku all’Inter è legato al bilancio del Chelsea: cosa è e come funziona l’ammortamento a bilancio

Cosa è l’ammortamento a bilancio di un club

Con l’aiuto dell’esperto di economia calcistica Gianluca Calvosa vediamo meglio cosa è l’ammortamento a bilancio di un club e la situazione di Lukaku al Chelsea. L’ammortamento del costo di un giocatore a bilancio di un club si calcola a partire dal costo del cartellino del giocatore. Quindi, nel caso di Lukaku, 115 milioni. Tale cifra deve essere poi divisa per il numero di anni di contratto che viene firmato dal giocatore, nel caso di Lukaku 5 anni. Quindi, 115 milioni diviso 5 anni di contratto equivale a 23 milioni di ammortamento annuo sul bilancio del Chelsea. 

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Per evitare di avere una perdita in bilancio, dunque, il Chelsea se presta Lukaku all’Inter deve avere almeno 23 milioni di euro dai nerazzurri, che dovrebbero anche coprire interamente lo stipendio del giocatore. Al Chelsea Lukaku guadagna 14 milioni di stipendio, che dovrà essere interamente coperto dall’Inter in caso di prestito. Complessivamente, dunque, l’Inter spenderebbe circa 40 milioni di euro, per far sì che il Chelsea non abbia perdite a bilancio. Una cifra molto elevata e difficilmente l’Inter riuscirebbe a coprirla con i ricavi attuali.

Cosa il valore residuo a bilancio e come evitare una minusvalenza

Il valore residuo di un giocatore a bilancio del club proprietario si calcola a partire dal costo di acquisto del giocatore. Prendendo ad esempio ancora Lukaku la cifra di partenza è quindi ancora 115 milioni. Tale cifra va poi poi divisa per gli anni di contratto sottoscritto dal giocatore (5 anni nel caso dell’attaccante belga) e poi moltiplicata per il numero di anni di contratti rimanente (4 anni per Lukaku). Quindi: 115 milioni diviso 5 anni di contratto equivale a 23 milioni (ammortamento annuo a bilancio del Chelsea), che moltiplicati per 4 anni di contratto rimanenti equivale a 92 milioni totali.  

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Il valore residuo a bilancio determina la cifra per evitare una minusvalenza, ovvero la cifra a cui un giocatore andrebbe ceduto per evitare di avere un valore negativo in bilancio. Se dunque il Chelsea vendesse a titolo definitivo Lukaku a meno di 92 milioni farebbe una minsuvalenza. Questo però non vuol dire che il club inglese non possa venderlo a meno. Se ad esempio il Chelsea vendesse Lukaku per 40 milioni in questa sessione di calciomercato riuscirebbe a non pesare a bilancio perché risparmierebbe anche i 56 milioni di stipendio rimanenti (14 milioni annui per 4 stagioni rimanenti). 

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Qualora il Chelsea accettasse un’offerta del genere, gli inglesi effettuerebbero una minusvalenza, ma la cessione non peserebbe sul bilancio del Chelsea. Chiaramente, però, il Chelsea non può vendere Lukaku solamente a 40 milioni, nonostante con questa cifra non avrebbe problemi di bilancio. Il club inglese non può accettare tale cifra perché il valore di mercato del giocatore è nettamente superiore.