Dedica ai vecchi amanti delle statistiche, emersa giusto qualche ora prima della 5° sfida all’Udinese in carriera: “In 4 confronti contro l'attuale squadra di Delneri, Nikola Kalinic non è mai riuscito a segnare”. Dicasi tabù, a tutti gli effetti: tra quelli da infrangere, contando le squadre dell’attuale campionato di Serie A, è infatti rimasta solamente la Roma, unico club affrontato senza gioie dall’attaccante croato. Che nel pomeriggio odierno di San Siro, con due gol decisivi e di pura rapina, ha posto l’ennesima “X” sull’elenco-vittime incontrate.
Volli, sempre volli, fortissimamente volli: citazione Alfieriana rapportabile ed applicabile a chi, sin da piccolo, nutriva una particolare passione per i colori rossoneri. E che in estate, senza esitare e respingendo ogni altro tipo di proposta (Everton su tutti), ha spinto a tutti i costi per abbracciare, finalmente, il suo Milan: bacheca colma di gagliardetti e foto a tinte rossonere, ancora presente nella casa di famiglia in Croazia, sempre ben in mente, da ora pronta ad essere allargata a qualche ricordo speciale in più. Conservato e ottenuto, da protagonista, con la “7” addosso.
Questione di numeri ed onori, anche qui: indossare il vecchio marchio di fabbrica dell’idolo Shevchenko, starring partner della prima intervista da nuovo giocatore rossonero a Casa Milan, ed esprimersi con poche parole e tanti fatti. Facendo valere il solito lavoro di squadra, tra sponde e aperture, e aggiornando il dato dei gol segnati sotto la curva dei suoi nuovi tifosi: cinque totali (sui 7 realizzati a San Siro), aggiungendo alla doppietta odierna i quattro precedenti (3 ed 1) messi a segno contro Inter (doppietta alla “prima” al “Meazza”) e Milan. Feeling rispolverato, 7 mesi dopo l’ultima volta, con una tripletta mancata per pochissimo, tra legno colpito (di testa) e VAR pronta a strappargli di mano il pallone da portare a casa.
A fine gara, ciò che resta tuttavia è la consapevolezza di una conferma cercata, voluta e trovata: tra i tanti nomi spesi per il post Bacca nell'attacco rossonero, Kalinic è sempre stata la prima scelta di Vincenzo Montella, pronto a puntare fortemente sulle sue caratteristiche per il nuovo corso-Milan. Scelta che da oggi, dopo un bis fondamentale per rilanciare i suoi post pesante K.O. di Roma, figura come ancor più azzeccata: attendendo la miglior condizione, dopo un'estate tormentata e priva di una preparazione continua, per segnare e sognare. Con la maglia del suo Milan addosso, ed una "X" ricalcata due volte anche di fianco alla casella "Udinese", prima di affrontare mercoledì la SPAL. Alla ricerca dell'ennesima vittima da colpire: magari, ancora sotto la Curva Sud...