Da Joaquin a Joaquin: il Betis torna in finale di Copa del Rey
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Data: 04/03/2022 -

Da Joaquin a Joaquin: il Betis torna in finale di Copa del Rey

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Il Betis Siviglia torna in finale di Copa del Rey dopo 17 anni grazie all'assist di Joaquin, titolare anche nel 2005
Il Betis Siviglia torna in finale di Copa del Rey dopo 17 anni grazie all'assist di Joaquin, titolare anche nel 2005

Nel segno del 17, 17 anni dopo. Il Betis di Siviglia torna a giocare una finale di Copa del Rey, a 17 anni di distanza dalla vittoria del Calderon contro l'Osasuna. Dal 2005 al 2022, nel mondo tutto è cambiato, tranne una cosa: il 17 biancoverde: è sempre Joaquin Sanchez Rodriguez. Protagonista di quella finale, protagonista nella semifinale di ieri, che grazie a un suo geniale assist per Iglesias, si è regalato, a quarant'anni, l'ultima grande passerella della sua carriera.

 

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La vittoria del 2005 e la Coppa portata all'altare 

11 giugno 2005. Dopo 120 minuti giocati con trenta gradi sul termometro, lo stadio Vicente Calderon di Madrid si è tinto di bianco e verde. Il Betis ha appena vinto la Copa del Rey, a trent'anni dal successo del '76, contro l'Osasuna. Delirio in campo e negli spogliatoi. Tra i protagonisti della festa? Il 24enne Joaquin, andaluso e beticista da sempre, che quella finale l'ha giocata da titolare e stella del centrocampo di Serra Ferrer. Nel 2005 gli smartphone non esistevano, ma alcune foto di repertorio sì, e Joaquin si fa ritrarre nudo assieme alla coppa. Non solo, la gioia è tanta, che quella Copa del Rey, poco tempo dopo, Joaquin la porterà all'altare con sè, durante il suo matrimonio.

17 anni di separazione, ricongiungimento e delirio

La stagione successiva, nel 2005-06, il Betis diventa la prima squadra andalusa a giocare in Champions League, e Joaquin non può lasciare la squadra in quel momento. La separazione avviene l'anno successivo: il 17 firma per il Valencia, dove fino al 2011 giocherà 158 partite in Liga, la sua seconda squadra per presenze, dopo il Betis. Poi Malaga dal 2011 al 2013 (dove disputerà degli storici quarti di Champions) e l'esperienza in Italia, alla Fiorentina. A Firenze rimarrà indelebile il gol del 3-2 nella storica rimonta contro la Juventus del 2013/14. 

 

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Amato ovunque è andato, nel 2015 sceglie di tornare a casa. Troppo forte il richiamo del mondo betico. Per il suo ritorno, il Benito Villamarin, uno degli stadi più caldi di Spagna, si veste a festa. Un'accoglienza da leggenda, quale lui rappresenta.

Con la fascia al braccio, la leggenda di Joaquin si è consolidata. Nel 2019, grazie alla tripletta contro l'Athletic di Bilbao, la sua prima in carriera, lo spagnolo è diventato il giocatore più anziano a segnare una tripletta in Liga, superando Alfredo Di Stefano. Fino a ieri sera, quando ha deciso di entrare ancora di più nella storia del suo club.

Un assist per la storia

 

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3 marzo 2022. Semifinale di ritorno di Copa del Rey. All'andata il Betis ha vinto a Vallecas per 2-1. L'arbitro ha concesso 5 minuti di recupero, e al momento il Rayo Vallecano, avanti 1-0, sta portando la gara ai tempi supplementari (non c'è la regola del gol in trasferta in Copa del Rey). 91', Joaquin è entrato da poco: all'83esimo ha sostituito Juanmi. Gli arriva una palla sui 40 metri, che non tarda a trasformare in oro. Un passaggio filtrante "alla Messi", che taglia tutta la difesa ospite, e mette in condizione Borja El Panda Iglesias di segnare l'1-1. Il Betis di Pellegrini è in finale. Di nuovo, a 17 anni dall'ultima volta, grazie al 17. Per Joaquin, che a novembre ha annunciato il ritiro al termine della stagione, sarà l'ultima grande passerella, l'ultimo spettacolo, e andrà in scena il 23 aprile, proprio a Siviglia, ma all Estadio de la Cartuja. L'avversario? Sarà proprio Valencia, la squadra, oltre al Betis, con cui ha giocato di più. Una sceneggiatura da sogno, scritta ad hoc per lui, che spera di far calare il sipario con il trofeo in mano, alla faccia di chi dice che il 17 porta sfortuna.

 

A cura di Lorenzo Vero

 

Tags: Liga



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