Oggi Silvio Berlusconi festeggia i suoi trenta anni da presidente del Milan. Durante la giornata passata a Milanello, Berlusconi ha parlato in conferenza stampa ricordando il passato, commentando il presente e buttando anche un occhio anche sul futuro.
Sui primi anni da presidente, Berlusconi rammenta: “Quando arrivammo il calcio italiano era un calcio difensivo basato sul contropiede. Noi invece partimmo dal concetto di scendere in campo padroni della partita e con il pallino del gioco in nostro possesso. Questo è stato praticato per molti anni, anche se non si può sempre vincere. Per intenderci: mi ricordo che dopo aver vinto la semifinale 5-0 contro il Real Madrid vidi negli spogliatoi Marco Van Basten stranamente non troppo contento e allora gli dissi 'Marco non ti vedo così soddisfatto'. Lui mi rispose che avrebbero potuto raggiungere un risultato ancor più storico”.
Sul Milan attuale: “Nel calcio come nella politica, esistono i cicli. Adesso stiamo guardando avanti per cercare di partire dai nostri giovani del vivaio. Attualmente ce ne sono ben sei in squadra. Mi piacerebbe però riuscire a schierare in campo una squadra totalmente italiana. Purtroppo sarebbe una cosa problematica, ci sono tanti stranieri. Anche se comunque il Milan ha giocatori come Donnarumma, Calabria, Ely (passaporto italiano), Poli, Montolivo e Bonaventura che secondo me dovrebbe giocare dietro le punte. El Shaarawy invece non siamo riusciti a convincerlo a fare la punta”.
Sulla trattativa con Mr. Bee e sulla cessione del Milan: “Ci siamo già dati tre scadenze: a luglio, a settembre e ora a inizio anno. A noi Mr. Bee piace molto, ci ha presentato un piano di commercializzazione del marchio con cui poter ricavare 100 milioni solo in Cina. Quando si parla di soldi bisogna moltiplicare per 24 le cifre consuete. Il piano che ci è stato presentato ci è piaciuto molto e quindi speriamo di concludere con Taechaubol. Purtroppo i problemi derivano dal collasso delle borse cinesi. L’unica nostra necessità è quella di aumentare i capitali per rendere nuovamente competitivo il Milan”.
“Mihajlovic - continua Berlusconi - per essere sicuro della riconferma deve vincerle tutte da qui alla fine del campionato. La rosa del Milan è ricca di talenti, voglio ricordare con in attacco abbiamo un certo signor Menez che fino ad ora non ha mai giocato. Abbiamo anche Balotelli che possiede delle attitudini atletiche e tecniche inarrivabili: in allenamento fa tiri incredibili ed anche il controllo di palla è eccezionale. Deve però imparare ad assumere in campo la posizione corretta. Mario l’ha voluto lo stesso Mihajlovic, ha detto che se non si comportata bene lo porta in camera e lo riempie di botte”.
Sul futuro del calcio, Berlusconi ha dichiarato le proprie idee: “Vorrei riformare la Champions League, la formerei da solo club di un certo livello sia come fatturato che come capienza di stadio. Ci sarebbe invece un altro campionato specifico per le squadre emergenti, così da dare a loro un palcoscenico europeo. Inoltre mi piacerebbe che si giocasse come nel basket solamente il tempo effettivo. Nel calcio ci sono troppi tempi morti e sono sicuro che un giorno questa cosa avverrà, perché è molto ragionevole e fattibile grazie alle nuove tecnologie”
“I prossimi trent’anni?” conclude Berlusconi “Al momento bisogna trovare ancora una volta la passione e il divertimento nel Milan. Penso che la mia famiglia resterà a portare avanti questa società”.