Dopo l'addio al Milan e i mesi vissuti lontano dal calcio, Silvio Berlusconi (insieme ad Adriano Galliani) ha iniziato una nuova avventura come proprietario del Monza. E per tracciare una nuova strada nel calcio - nel vero senso della parola - ha pensato a una serie di 'accorgimenti' da adottare in partita e fuori dal campo. Tutti i giocatori coinvolti saranno interessati da queste 'regole', che lo stesso ex numero uno rossonero ha illustrato a un congresso di Forza Italia all’Hotel Gallia a Milano; presente anche Galliani, che gli ha consegnato una maglia con il numero uno.
"Il progetto Monza? Vi dico che come portiere non ci saprei fare, ma per il Monza noi abbiamo in mente un progetto particolare - ha spiegato Berlusconi - pensiamo ad una squadra molto giovane, ad una squadra di italiani, a una squadra di ragazzi che avranno i capelli molto in ordine: c’è già il primo parrucchiere di Monza che gli taglierà i capelli gratis. Che assolutamente non dovranno avere tatuaggi, che non dovranno portare orecchini vari, che saranno degli esempi di correttezza in campo, che si scuseranno con gli avversari se gli avranno fatto un fallo, che chiameranno l’arbitro con la parola “Signor” davanti, che stringeranno la mano agli avversari a fine partita, e che se gli chiederanno l’autografo non scriveranno uno scarabocchio illeggibile".
Ma non è finita qui: "I giocatori andranno sempre in giro a modo: insomma… sarà qualcosa di diverso dal calcio attuale!”, ha precisato ancora. A chi gli chiedeva, poi, quali fossero le intenzioni riguardo al possibile ingresso di Kakà in questo nuovo mondo, Berlusconi non ha risposto se non con un sorriso.