L'attaccante dell'Al-Ittihād Karim Benzema ha deciso di rispondere alle accuse del ministro dell'interno francese Gérald Darmanin, secondo cui il giocatore avrebbe "noti legami con i Fratelli Musulmani". Come riportato da Le Parisien, l'ex Real Madrid ha smentito la sua connessione all'organizzazione islamista tramite il suo avvocato Hugues Vigier.
Benzema smentisce il ministro dell'interno francese: "È falso!"
"Questo è falso! Karim Benzema non ha mai avuto il minimo rapporto con quest'organizzazione", spiega l'avvocato del francese. "Ha anche scelto di vivere in Arabia Saudita, paese che ha dichiarato la suddetta organizzazione terroristica. Cosa che la Francia non ha mai fatto".
Un'accusa, quella di Darmanin, che potrebbe costargli una denuncia per diffamazione: "Stiamo valutando un procedimento contro questo ministro, ad esempio in applicazione della legge sulla manipolazione dell'informazione, per diffamazione o addirittura pubblica ingiuria. Non è accettabile che chi governa si creda autorizzato a fare qualcosa per puro opportunismo".
Denuncia in vista anche per l'eurodeputata Nadine Morano e il pubblicitario Frank Tapiro: "Pregare il 15 ottobre per le popolazioni civili sotto le bombe, che non risparmiano né donne né bambini, non costituisce evidentemente né propaganda per Hamas, né complicità con il terrorismo, né atti di collaborazione", prosegue Vigier. "Usando questi termini scandalosi contro di lui, Nadine Morano e Frank Tapiro hanno provocato un profondo e insopportabile attentato al suo onore".
L'avvocato di Benzema ha risposto anche alle dichiarazioni di Valérie Boyer. La senatrice francese ha infatti richiesto che venissero revocati il Pallone d'Oro e la nazionalità francese di Benzema, nel caso in cui fosse confermato un legame coi Fratelli Musulmani: "Una misura del genere, impossibile contro un francese con genitori francesi, non farebbe altro che ricordare all'Europa la Germania nazista".