L’esclusione di Radja Nainggolan dai preconvocati del Belgio per i prossimi Mondiali fa ancora discutere. Sul tema si è espresso il diretto interessato Roberto Martinez, c.t. della nazionale, nel corso della conferenza stampa che precede l’amichevole con il Portogallo: “C’è poco da spiegare, è semplice. Ci sono molti fattori che possono influenzare la selezione finale. La cosa più facile sarebbe scegliere i 23 calciatori che tutti si aspettano, ma poi magari scopriamo al Mondiale che non giocano come vorremmo”.
Martinez ha proseguito spiegando le proprie ragioni: “Io devo prendere decisioni difficili, ma non perché mi piaccia. Io scelgo sulla base delle prestazioni per la nazionale e ai differenti ruoli di cui questa squadra ha bisogno. E decido in maniera professionale e in base alle informazioni che ho raccolto negli ultimi due anni, non delle ultime due o tre settimane. Va creata una cultura positiva”.
Il c.t. ha voluto lanciare un appello ai tifosi: “Tutti sono importanti, anche e soprattutto i tifosi senza cui non ci sarebbe nessuna squadra. Capisco la loro delusione, ma ne potevo portare solo 23 e spero che capiscano. Sarebbe stato più semplice fare scelte diverse, ma sarebbe stato un grande errore per tutti, non sarebbe stata la scelta giusta. Ora più che mai, chiamiamo a raccolta i nostri tifosi, il dodicesimo uomo. Sia i giocatori che lo staff sono motivati per fare bene al Mondiale”.
Infine, ha concluso smentendo tutte le voci sulle esclusioni che ci saranno per chiudere la lista a 23 giocatori: “Non c’è ancora un elenco definitivo di calciatori convocati. I giorni seguenti saranno decisivi, anche per le informazioni dei medici. Vedremo poi anche domani contro il Portogallo. E’ spiacevole che questo tipo di informazioni arrivino ai tifosi, non sono corrette. Non ci vuole poi un detective privato per scoprire che non c’è una lista definitiva, bastava chiamare l’ufficio stampa”.