Di Alessio De Giuseppe
"Basta parlare di Mihajlovic e della leucemia. Parlate di Mihajlovic, l' allenatore del Bologna”. Chiaro no?L'appello di Sinisa è che da ora in poi si parli solo di campo, perchè tutto ciò che doveva dire l'ha detto stamattina in una conferenza stampa senza precedenti. L'unica in cui il protagonista è entrato prima dei giornalisti, sviando le telecamere che lo attendevano nel parcheggio passando dal sottopassaggio.
Solo quando Mihajlovic è entrato in sala stampa, tenuta sterile e interamente sanificata, tutti gli altri sono potuti entrare. Di 70 giornalisti accreditati, solo in 20 sono entrati, uno per testata e possibilmente in buone condizioni di salute. La cosa che per prima ruba l'occhio è questo cappellone rosso, intonato al pullover. Sorride, il terzo ciclo di cure è andato bene.
Alle 10:58 le prime parole sono dell'AD Claudio Fenucci, alle 11:02 parla Sinisa “Buongiorno e grazie per essere venuti, forse avevate di meglio da fare stamattina” neanche il tempo di scherzare che a interromperlo è l'apertura di una porta laterale: tutta la squadra a sorpresa è arrivata al Dall'Ara per salutare l'allenatore. “Cosa siete venuti a fare? Un'altra sorpresa! Ragazzi tanto lo so che è solo un pretesto per non allenarvi” dice Sinisa ridendo. Non c'è Ibra, che però lo ha salutato a distanza.
Dzemaili fa il capitano e parla davanti a tutti spiegando quanto Sinisa manchi alla squadra. Lui rimane impassibile, ma l'occhio è quello di chi ha apprezzato. Perchè ora Miha è il miglior allenatore serbo e apprezza tutto della vita “anche le boccate d'aria” dice commosso facendo piangere anche tanti giornalisti che faticano a prendere appunti su tablet e computer, travolti dalle emozioni. Si piange e si ride: “avreste dovuto vedere le infermiere spaventate mentre guardavo le partite del Bologna”. Sinisa poi chiede un fazzoletto, i ricordi di “quel caz*o di ospedale” sono vivissimi, anche perchè sa che la strada è ancora lunga.
La conferenza finisce alle 12:34, 90 minuti più 4 di recupero: una partita stravinta da Mihajlovic, una delle tante che ha vinto e che continuerà a vincere nella sua vita.