Finisce 2-1 l'incontro fra Verona ed Empoli, andato in scena al Bentegodi e valevole per la 20ª giornata di Serie A. Prestazione convincente dei padroni di casa, che guadagnano 3 punti preziosi grazie ai gol di Djuric e Ngonge. Agli ospiti non basta la rete di Zurkowski al 64', espulso Duda nel finale per doppio giallo. Nel post partita, l'allenatore dell'Hellas Marco Baroni ha rilasciato un'intervista ai microfoni di DAZN.
Verona-Empoli, l'intervista post partita di Baroni
In apertura l'allenatore dell'Hellas ha commentato la prestazione dei suoi: "Il nostro messaggio? Siamo qui in una città bellissima, in una società importante... Noi vogliamo dare tutto, in allenamento, durante la settimana. Le difficoltà si superano quando si lavora tutti insieme, quando c'è unità, e la squadra mi ha sempre dimostrato questo dal primo giorno che siamo stati in ritiro. Anche se con delle difficoltà ci siamo sempre concentrati sul lavoro, quindi da questo punto di vista non ho timore. Ci serviva oggi questa vittoria, asolutamente, era importante per tanti motivi. È venuta con una buona prestazione, dopo una bellissima prestazione fatta a San Siro. Sono messaggi che diamo a tutti, all'esterno, ma principalmente lo diamo al gruppo, alla squadra. Ci siamo, vogliamo lottare, sappiamo che sarà durissima, ma ci saremo fino in fondo".
Al di là della classifica, non è un buon periodo per il Verona anche fuori dal campo, come dimostra la contestazione dei tifosi di ieri: "Io cerco sempre di girare nelle grandi opportunità, non mi piace guardare le difficoltà. Mi piace guardare insieme alla squadra le opportunità che abbiamo e ne abbiamo tantissime, quindi la nostra attenzione è lì dentro e dentro il lavoro. Da questo punto di vista è impossibile che la squadra possa avere cedimenti. Poi lo sappiamo, siamo in una sessione di mercato, sappiamo la situazione, però questo creerà anche delle opportunità ai nostri ragazzi, ai giovani, come abbiamo già visto. Quindi avanti".
Dopodiché l'allenatore si è soffermato su Serdar: "Noi giochiamo in mezzo al campo con dei mediani che sono in realtà delle mezzali. Ieri abbiamo avuto un bel confronto insieme, io gli ho chiesto cosa volesse fare e gli ho detto che volevo dargli una chance, perché so benissimo che dobbiamo anche creare dei percorsi ai giocatori. L'inserimento per alcuni è un pochettino difficile e lui è stato un po' indietro, è un ragazzo un po' introverso. Io l'ho studiato e so che ha delle grandi qualità, gli ho detto che deve giocare in mezzo al campo con un altro compagno, anche lui qualitativo, però devono togliersi qualcosina per metterla nel ruolo. Oggi mi è piaciuto perché ha fatto un'ottima partita, l'ha fatta con il piglio giusto, ha dato un segnale principalmente a sé stesso e a me. Adesso siamo tutti un po' più contenti".
Baroni vuole sempre il 150% dai calciatori: "Facciamo il lavoro più bello che esiste e non vedo perché un giocatore non debba andare in campo, non correre, non allenarsi. Quindi noi dobbiamo essere questi. Poi è chiaro, a volte la forza e anche una crescita di una squadra, ma proprio di un professionista, è vivere nelle difficoltà, perché ti fanno crescere sempre di più. Quando vinci sempre è facile, ma è nelle difficoltà che cresce il giocatore e cresce il gruppo".
La prossima settimana contro la Roma non ci sarà lo squalificato Duda: "Con il direttore e con la società parliamo sempre, io ieri ho detto che non volevo saper niente perché non volevo lasciar niente alla preparazione di questa partita che era importantissima. Ci sarà tutto il tempo, adesso stacchiamo la giornata e poi sappiamo che ci aspetta subito del lavoro duro, perché per fare questo campionato, per arrivare fino in fondo e raggiungere l'obiettivo c'è da lavorare forte".
In conferenza Baroni ha poi risposto a una domanda su un possibile smantellamento della squadra in questa finestra di mercato: "La società farà le proprie scelte, dopo le uscite ci saranno anche delle entrate, in settimana non sento l'aria di smobilitazione".