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Data: 25/03/2017 -

Bari, Colantuono allontana le polemiche: "Liti e dimissioni? Tutto inventato. Non siamo i più forti, ma possiamo giocarci i playoff"

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“Non mi sono fasciato la testa per una sconfitta così come non mi ero esaltato dopo qualche vittoria: sono sempre molto equilibrato, a differenza di tante cose inesatte che ho letto su alcuni forum. Addirittura qualcuno ha scritto che mi sarei dimesso e che alcuni calciatori avrebbero litigato”. Stefano Colantuono inchioda i suoi calciatori alle responsabilità del campo e chiede equilibrio all’ambiente per il suo Bari, atteso domani sera dal posticipo serale della 32esima giornata di Serie B contro il Novara. Lo 0-4 di Trapani è alle spalle, assicura l’allenatore: "La partita l'abbiamo analizzata, ma il problema è che quando perdi 4-0 è da pazzi fare un'analisi corretta della partita. Abbiamo preso i primi due gol su due topiche clamorose dell'arbitro: sul primo gol c'era un fuorigioco di un metro e mezzo e sul secondo centro c'era un fallo da rigore di Floro Flores. Poi la partita è finita: dal 26', quando è arrivato il 2-0, abbiamo smesso di giocare. Si può perdere 4-0, ma in un'altra maniera. Ai ragazzi l'ho detto più volte. Dobbiamo parlare di questo, non di liti e dimissioni: sono tutte invenzioni. I calciatori non avevano la forza di guardarsi in faccia a fine partita, il resto sono grandissime stupidaggini".

L’ambiente ha superato la sconfitta, come il sostegno mostrato in settimana ha dimostrato: "I tifosi sono stati di una correttezza encomiabile, ci hanno sostenuto anche dopo la sconfitta" ha sottolineato Colantuono, ricordando il percorso degli ultimi quattro mesi: “A novembre eravamo dodicesimi, a tre punti dai playout e questa squadra ha fatto una rincorsa. Non siamo la squadra più forte, siamo tra le squadre che possono giocarsi tranquillamente i playoff. Le prime tre posizioni sono difficili da attaccare. Siamo in una grande rincorsa, dopo un girone di andata un pò anonimo. Qui non ci sono state liti e discussioni, il resto sono stronzate e la gente lo deve capire".

La classifica vede il Bari a 46 punti e in sesta posizione, un gradino più su del Novara: "Dobbiamo guardarci anche le spalle - continua Colantuono -. Domani non è uno spareggio, ma affrontiamo una squadra in salute che fa punti da nove partite di fila. E' una partita di grande difficoltà, dove di fronte ci saranno due squadre che hanno allestito rose per un campionato di vertice. E' una società all'avanguardia, con una mentalità importante". Il punto fermo sarà la difesa a 4. Ivan, Macek e Raicevic in nazionale, Morleo, Suagher e Greco out, Cassani, Moras e Salzano in dubbio. Più Basha per il quale “attendiamo di avere l’ok per il rientro dall’Albania”. 10 potenziali assenze, per un Bari in emergenza: “Tanti anni fa c'era una regola per la quale con due convocati in Nazionale potevi chiedere lo spostamento della partita, noi in questo momento ne abbiamo cinque (Capradossi è stato in Under 20, ndr): se a questo sommiamo qualche acciacco, allora le assenze non sono poche". La chiusura è sul futuro: in settimana il presidente biancorosso Giancaspro aveva predicato calma, prospettando un piano pluriennale per la promozione. Lo slogan di Colantuono non va però oltre i prossimi due mesi: “Restare anche in caso di serie B? Qui sto benissimo, l'ho detto tante volte. Io però sono concentratissimo su questa stagione: siamo sesti e ci sono ancora 11 partite. Mi è piaciuta molto la saggezza del presidente, con lui ho un rapporto eccezionale: è giusto che lui programmi, ma io quest'anno non devo lasciare nulla di intentato”.



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