"Scusate il ritardo". Il cartello è virtualmente affisso sulle spalle di Damir Ceter, colosso colombiano sul quale il Bari ha puntato in estate. Dopo una prima parte di stagione condizionata dagli infortuni, è stato lanciato per la prima volta da titolare con la maglia biancorossa sabato scorso nel 4-0 del San Nicola contro il Parma. In campionato non gli succedeva dal 10 maggio 2021 con il Pescara nello 0-3 contro la Salernitana. "Posso dire che fino ad ora il mio percorso calcistico è stato condizionato dagli infortuni - sorride il 25enne colombiano in conferenza stampa - voglio dimostrare che ho ancora tanto da dare. Per me Bari è un nuovo inizio, voglio restituire alla società la fiducia che ha mostrato in me. Sono molto carico per dimostrare il mio valore".
Ceter e la ripartenza da Bari: "Ho sentito immediatamente la fiducia di Polito e Mignani"
Punto di ripartenza dopo una stagione tra panchina e tribuna a Cagliari. In estate il ds Ciro Polito ha puntato sull'attaccante nato a Buenaventura. "Ho sentito sin dall'inizio la fiducia del direttore, sin dall'inizio si sapeva che ero una scommessa. Lavoro ogni giorno con la fame di chi vuole stare bene" racconta Damir.
Che a novembre era anche stato a Monaco di Baviera dal dottor Hans-Wilhelm Muller-Wohlfahrt, lo stesso che negli anni ha seguito il velocista giamaicano Usain Bolt. Visite incentrate sulla postura e sullo stato della muscolatura dell'attaccante. "Lo staff medico e quello tecnico sono stati molto attenti sin dall'inizio al lavoro specifico che dovevo fare in campo - sorride - ho iniziato un percorso di guarigione, hanno curato ogni aspetto della mia persona. Ora mi sento molto bene, chiaramente per il mio percorso ho bisogno di lavoro, tempo, partite. Cose che ho trovato nel Bari. Sono un giocatore potente, fisico, per questo magari più a rischio infortuni. A prescindere da questa possibilità che il mister mi ha dato sabato, inattesa, sono felice del momento che sto vivendo".
"Ora spero in una maglia da titolare a Palermo"
La classifica mostra un Bari a -3 dalla promozione diretta: "Se a inizio stagione ci avessero detto che il Bari sarebbe stato quarto a questo punto dell'anno, in pochi ci avrebbero creduto - evidenzia Ceter - dobbiamo prima raggiungere la salvezza e poi guardare oltre". L'obiettivo è quello di confermarsi tra i titolari venerdì sera nella trasferta di Palermo: "L'idea è quella di riuscire a rientrare nelle rotazioni dei titolari - ammette Ceter - voglio far vedere anche io che sono presente e posso dare il mio contributo. Curo ogni aspetto di me stesso, preferisco giocare da punta centrale ma posso fare anche l'esterno o la seconda punta".
Tra le partite cerchiate in (bianco)rosso nell'agenda di Ceter c'è quella di metà febbraio al San Nicola contro il Cagliari, sfidato da subentrante nell'andata in Sardegna: "Il fatto di darmi fiducia a partita in corso a Cagliari a settembre mi ha aiutato, avevo voglia di giocare quella partita e ho sentito la loro stima". Cosa manca? Il gol, che Ceter non trova dal 15 dicembre in un 3-1 del Cagliari sul Cittadella: "L'attaccante vuole sempre fare gol, sono consapevole del fatto che prima o poi arriverà e spero che sia il prima possibile".