Nainggolan stringe i denti e domani sera probabilmente partirà dal primo minuto. La sensazione che trapela dalla rifinitura del Camp Nou suggerisce questo. Sereno e rilassato all'ingresso in campo (dove ha scherzato anche con il figlio di Totti), il belga ha iniziato l'allenamento a tutta, non mostrando problemi al flessore della coscia destra infortunato. Prima il torello, poi la partitella a campo ridotto giocati con la solita forza e carica agonistica. Deciderà ovviamente Di Francesco in accordo con giocatore e staff medico, ma se serviva una prova "in campo", Nainggolan stasera ha risposto presente.
Tanti invece i dubbi nella testa di Di Francesco, stretto in una morsa tattica difficile da scardinare. Seguire ciecamente la propria idea tattica o adattare - anche in minima parte - la formazione in base alla forza dell'avversario. "Spensierati ma non disinteressati al risultato", ha detto l'allenatore giallorosso in conferenza stampa, ma la sua Roma domani dovrà essere anche riconoscibile e identitaria ma non integralista. Per questo, in assenza di Under, Di Francesco sta studiando la soluzione migliore per la fascia destra. Proprio quella dove agirà Leo Messi. L'opzione più probabile è quella formata dal duo Florenzi-Gerson, con il brasiliano a fare l'equilibratore tra centrocampo e attacco. Aiutare Florenzi e offrire qualità dal trequarti in avanti. Più indietro nelle gerarchie Defrel, "che ancora ha pochi allenamenti e partite nelle gambe". Per il resto formazione tipo con Alisson in porta, Manolas-Fazio centrali e Kolarov a sinistra. De Rossi-Strootman e Nainggolan a centrocampo, Perotti-Dzeko e Gerson in attacco.
Roma (4-3-3): Alisson, Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov, De Rossi, Strootman, Nainggolan, Gerson, Dzeko, Perotti.
