L'Inter si prepara alla serata di gala del Camp Nou, ad attenderla un Barcellona senza Messi ma pur sempre una delle squadre più forti della storia recente del calcio. Nella conferenza stampa di vigilia, parola all'allenatore Luciano Spalletti accompagnato dal capitano nerazzurro Mauro Icardi. Dopo aver esordito con un buenas tardes!, Spalletti si esprime così: "Quando incontri il Barça, dove c’è talento in qualsiasi parte del campo, una delle squadre più forti del calcio nel mondo, vai a giocare al Nou Camp, è chiaro cheè la squadra favorita. Però noi dobbiamo avere grande autostima, che non deve sconfinare in arroganza: dobbiamo ripartire dall’essere umili e disponibili a fare una partita di grande fatica e spessore. Portare in campo l’amore per questo sport e per quell’attrezzo chiamato pallone".
Sull'assenza di Messi, questo il punto di vista dell'allenatore nerazzurro: "Se cambierà il nostro atteggiamento visto che non ci sarà? Non è facile cambiare l’atteggiamento in funzione di un calciatore. È chiaro che anche se quelli che sostituiranno Messi vorranno far vedere la loro qualità, Messi rimane un calciatore differente. È uno di quelli che quando pensi di aver visto tutto nel calcio, arriva e ti fa vedere cose diverse. Però rimane ugualmente una squadra di quelle che non rincorre la palla, che sa dove passa e che ha tutte quelle qualità per trovare le soluzioni contro qualsiasi avversario. Il problema è quello lì, non come marcare un calciatore o un altro. Dobbiamo gestire più la palla noi".
Poi un elogio e un ricordo di Rafinha, oggi al Barça ma "fondamentale nel farci raggiungere la Champions lo scorso anno", Spalletti dixit: "Mi piacerebbe che giocasse di nuovo con noi? Ho già spiegato tante volte che allora fu una questione di documenti, che scadevano ad un certo punto e fino a quel punto noi non potevamo fare mercato. Poi è stato troppo tardi, anche perché le nostre operazioni in entrata si sono basate sulle uscite e al Barcellona non interessava nessuno dei nostri: ecco, domani possiamo fargli vedere che qualcosa di buono lo abbiamo".
Spalletti conclude così: "Dobbiamo giocare una partita di grande livello e spessore, senza essere succubi dell'avversario ma riuscire a creargli difficoltà. Sarà più facile senza Messi, chiaro, ma il Barcellona resta una grandissima squadra. Questa è una di quelle gare che abbiamo sognato di giocare per tanto tempo, ma la vera consacrazione passa dall'avere l'ambizione di affrontare queste partite e non subirle. E noi abbiamo le qualità per non essere sorpresi. Ci portiamo dietro le attenzioni e le conoscenze per riuscire a sfruttare questa occasione, sono punti fondamentali per la qualficazione".
Prima di Spalletti, ha parlato anche Mauro Icardi. Per lui si tratta di un ritorno, visto che la sua carriera professionistica è iniziata proprio a Barcellona: "Ritornare un giorno? Sto bene a Milano, mi trovo bene all’Inter, la mia famiglia sta molto bene a Milano. In questo momento non intendo lasciare Milano; è vero che in estate ho ricevuto offerte, ma non ho né il bisogno né la volontà di andare via. Passare dal Barça ha significato tanto per la mia carriera, ho imparato tanto e mi è servito ad essere quello che sono oggi. Tornare a Barcellona è speciale perché è dove è cominciata la mia carriera. Mi sono formato come giocatore qui, è emozionante tornare qui al Camp Nou e giocare in Champions".
"Sarei potuto restare al Barcellona? Non l’ho pensato - spiega Icardi - perché la decisione di andare via è stata presa al momento, sapevo che sarebbe stato difficile giocare nella prima squadra del Barcellona e quando c’è stata la possibilità di andare in Italia non ho dubitato un secondo, perché avevo voglia di giocare tra i grandi".
"La reazione quando ho saputo che non ci sarebbe stato Messi? Ho pensato 'che peccato' - rivela Icardi - perché è bello giocare contro i grandi giocatori. Messi è il migliore al mondo, che non ci sia in campo è un peccato. Ma cercheremo di approfittarne" - ha concluso.