Big brother is watching you. Ousmane Dembélé forse comincerà a sentire la pressione del suo club, ma tutto è a fin di bene. Secondo quanto riportato da Marca, il Barcellona ha imposto al suo giovane talento di non tenere mai il telefono spento o silenzioso. Anche e soprattutto di notte, quando il giocatore dà sfogo alla sua mania per i videogiochi.
Una vita "sregolata" che mal si sposa con la disciplina richiesta dagli allenamenti: in passato Dembélé si è presentato all'allenamento con due ore di ritardo. Non è una novità, ma questa volta il Barça ci è andato giù pesante facendogli pagare una multa da 100mila euro. All'inaffidabile Campione del Mondo però piace rispondere sul campo: lo strepitoso gol al Tottenham messo a segno due giorni dopo quel ritardo è stato il suo nono stagionale in blaugrana.
Motivo per cui il Barcellona vuole puntare forte sul fantasista, optando per un piano rehab più che per un regime punitivo. E così, mentre gli arrivano i più svariati suggerimenti dal mondo del calcio per mollare il joystick, Dembélé dovrà abituarsi al controllo remoto di 'mamma Barça'. Fino a quando la testa non raggiungerà la maturità dei piedi.