Qualche scintilla in casa Barcellona, il tutto per un numero di maglia, quello di De Jong. Il nuovo acquisto del Barcellona ha mantenuto anche in Liga lo stesso numero che aveva in Eredivise: due cifre non banali per lui dato che rappresentano il giorno della data di nascita del padre (21 aprile), prematuramente scomparso un anno e mezzo fa. Una richiesta, probabilmente, di De Jong al suo nuovo club che per accontentarlo lo ha tolto dalle spalle di Alena che è passato al 19. Tutto normale? Non proprio... stando a quanto riferito da Alena in conferenza stampa nessuno aveva comunicato a lui (o chiesto) il cambio del numero di maglia.
"La verità è che mi sono sentito molto male per il fatto che il club non mi ha nemmeno inviato un messaggio per chiedermi del cambio di numero. Sono cose che a volte accadono in questo club e che non capisco. Hanno promesso a De Jong che avrebbe indossato il 21 senza chiedermelo prima. Dargli la numero 21 era una questione tra me e lui. Avrei gradito un messaggio da parte del club".
Messaggio chiaro al club, ma il centrocampista blaugrana ha voluto precisare che a far rientrare il caso ci ha pensato lo stesso De Jong nel suo primo giorno di ritiro in maglia blaugrana: "È venuto il primo giorno e me lo ha chiesto in un modo molto umile. Mi ha detto che l'ultima parola sarebbe spettata a me. Mi ha spiegato che il 21 per lui aveva un significato non solo sportivo ma anche sentimentale e ovviamente io ho deciso di dargli questo numero senza pensarci". Una piccola scintilla, per un numero di maglia, rientrata grazie all'umiltà di De Jong e al buon senso di Alena.