È il 28 giugno 2012 e Mario Balotelli vive probabilmente l’apice della sua carriera. Con una doppietta alla Germania SuperMario trascina l'Italia in finale di Euro 2012, mostrando al mondo intero tutta la sua potenza fisica e il suo talento. Da allora, la sua carriera è stata un continuo alternarsi di alti,bassi e controversie che ne hanno segnato il percorso.
Già ai tempi dell’Inter, Balotelli dimostra di essere un predestinato contribuendo al triplete del 2010. Ma, proprio in quell’anno, si verificano episodi, come il lancio della maglia dopo la vittoria contro il Barcellona, che rappresentano l’altra faccia di una carriera tanto promettente quanto complessa.
Dopo l’esperienza nerazzurra, Mario si trasferisce al Manchester City. Qui, agli ordini di Roberto Mancini, conquista la Premier League e firma l’assist per il celebre gol di Sergio Agüero contro il QPR, che nel 2012 regala il titolo ai Citizens. Tuttavia, anche in Inghilterra, il talento di Balotelli viene oscurato da alcuni episodi controversie e il constante andamento altalenante.
Balotelli: le esperienze all'estero e il ritorno in Serie A
Negli ultimi anni SuperMario girovaga tra Brescia, Monza e alcune esperienze in Turchia e Svizzera, dove riesce a ritrovare sé stesso e a riscoprirsi goleador. Dopo essere rimasto svincolato, a 34 anni, torna in Serie A: il Genoa lo vuole per puntare sulla sua esperienza e il suo talento, sperando che possa essere decisivo nella corsa alla salvezza.
Balotelli, che sembra oggi più maturo, è pronto a lasciare alle spalle gli errori del passato per concentrarsi solo sul campo. Anche l'allenatore del grifone Alberto Gilardino ha fiducia in lui: “Mario, se ha il fuoco dentro, può darci una grossa mano”.Balotelli è ancora un giocatore capace di lampi di classe purissima, anche se la sregolatezza è una costante della sua carriera.