La gavetta è e pensiamo che sarà sempre una costante della sua carriera. La storia di Carlos Bacca è un po' una favola e ormai è inutile anche ripeterla. E anche in Nazionale il suo percorso è andato avanti step by step. Adesso si può dire che il posto al centro dell'attacco della Colombia è suo. Anche questo era difficile, come ogni cosa nella sua vita. D'altronde la concorrenza era di quelle spietate: Falcao, Jackson Martinez, e poi tutti gli altri esterni come soluzioni 'leggere'. Tutti per un posto. E adesso dubbi non ce ne sono.
Carlitos ha conquistato la maglia da titolare con impegno, spirito di sacrificio e soprattutto gol. E be', quelli per un attaccante sono sì fondamentali. Ormai è un leader. Non ci credete? Vedere la gara di stasera contro l'Ecuador, primo nel girone CONMEBOL di qualificazione alla prossima edizione dei Mondiali. Gli bastano pochi minuti per far capire che il pericolo numero uno è lui. La sette sulle spalle, il sorriso sornione, l'impeto della punta, incontenibile a tratti. Bacca così ha scaldato i motori e il cuore dei quarantamila dell'Estadio Metropolitano Roberto Melendez.
Ma l'ha incendiato letteralmente con le reti, sempre loro. Non una, ben due! La prima da bomber vero: pallone ricevuto, difeso, nascosto, tenuto stretto a sé e poi scaraventato in rete. Occhi fissi lì, sul pallone prima che sull'obiettivo. Il secondo da opportunista, da chi sa farsi trovare sempre al posto giusto al momento giusto. Dote non da niente per un 'nueve', no? Insomma, il protagonista della serata è soprattutto lui.
Lui, James, Perez e... Cuadrado! Altro giro, altro 'italiano'. Nella notte del 4-1 subito contro la Germania, a tenere alto il nome della Serie A sono loro. Lo juventino corre, corre e corre ancora. "E come lo fermiamo..." avranno pensato gli ecuadoregni, perché lui a rallentare non ci pensa mica. Scatti, spunti, guizzi. Contropiedi. Come quello da cui nasce il momentaneo 3-0, completamente Made in Italy. Cuadrado riceve a destra, appoggio al centro a Bacca e palla in rete. Le copertine in Colombia se le prendono loro (anche Zapata in campo, buona prova la sua). Il Paese, dal punto di vista calcistico, lo spingono loro. Bacca e Cuadrado, sprazzi di Serie A che brillano nel mondo.