Dopo la 6ª finale negli ultimi 15 anni, l'Athletic Bilbao riporta la Coppa del Re a casa dopo 40 anni dall'ultima volta (1983-1984).
Contro il Maiorca in finale finisce 1-1 ai tempi supplementari e per la settima volta nella storia la competizione è stata decisa ai calci di rigore. 3-2 il punteggio finale ed è festa a Bilbao. Per Valverde si tratta della seconda Coppa di Spagna in carriera (undicesimo titolo in totale).
Una partita in equilibrio solo nei primi minuti. Al 20' però dopo un'azione insistita su corner Dani Rodriguez porta in vantaggio il Maiorca con un tiro che passa tra le maglie dei giocatori dell'Athletic.
I Baschi prendono in mano il match aumentando il ritmo che costringe il Maiorca ad abbassarsi. Le occasioni arrivano e al 38' viene annullato il gol a Nico Williams per fuorigioco. A inizio secondo tempo però il Bilbao parte fortissimo e dopo 5 minuti è ancora Nico a recuperare palla e servire dentro per il taglio di Sancet che non trova l'incrocio.
L'Athletic preme, ma il fortino del Maiorca resiste e la partita termina 1-1 ai tempi regolamentari. Il primo tempo supplementare è sulla falsa riga di quanto visto prima ma il Bilbao non riesce a trovare la conclusione giusta per passare in vantaggio. Le occasioni anche nei quindici minuti finali non mancano alla squadra di Valverde che sempre per questione di centimetri non trova il secondo gol. Si va ai calci di rigore con il Maiorca che sbaglia il secondo tiro e il terzo con Radonjic. Finisce 4-2 dagli undici metri con la rete decisiva dell'ex Torino Breneguer.
Il segreto della vittoria? Muniain non ha toccato la Coppa
Facile pensare ai meriti di Valverde nella cavalcata basca fino al trofeo ma se il segretto della vittoria fosse Muniain? Sì perché per la prima volta il 10 biancorosso non ha toccato la Coppa prima dell'inizio della finale, mentre invece era successo in passato. Superstizione? Chi lo sa, intanto a Bilbao si festeggia.
Valverde: "Vittoria imparagonabile"
Al termine della finale, l'allenatore Ernesto Valverde ha rilasciato alcune dichiarazioni: per lui, questa vittoria è imparagonabile rispetto a tutte le altre nella sua carriera. Ecco le sue parole: "Questo titolo è incredibile, non posso compararlo con nessun altro vinto in carriera. Questa vittoria significa tantissimo sia per la squadra che per il club. Non so ancora come farò festa, ho evitato di pensarci fino al fischio d'inizio della sfida. Magari farò come quando ero in Grecia (ai tempi dell'Olympiacos), dove andai in un bar sperduto a mangiare e bermi una birra...".