L'Atalanta di Gasperini è un bel mix di esperienza e gioventù e finora in campionato ha collezionato 19 punti che l'hanno lanciata al sesto posto, a meno uno dal Napoli e dai quartieri alti della classifica. Un'Europa vicina, che all'Atalanta manca da 25 anni, ma il campionato è ancora lungo, come ha detto Gian Piero Gasperini ai microfoni de L'Originale. Alla trasmissione Sky Sport però non è intervenuto solo l'allenatore, ma anche due giocatori, due giovani: Andrea Petagna e Mattia Caldara.
Il primo, cresciuto nelle giovanili del Milan, è attualmente a quota 3 gol in campionato: “Sta andando bene qui all'Atalanta, ho la fortuna di avere un grande allenatore che ci insegna tante cose. Spero di ripagare la fiducia che lui e la società mi stanno dando”. Nato a Trieste, per Petagna il calcio è un affare di famiglia. Figlio e nipote d'arte, suo nonno è stato una vecchia gloria della Triestina: “Mi ha trasmesso la passione per il calcio. Ho iniziato a 4-5 anni a giocare a calcio, con lui. Ha fatto più di 300 presenze in A con la Tristina e da capitano”.
Caldara, invece, è nato a Bergamo e gioca per la squadra per la quale ha sempre tifato fin da bambino: “Per questo sento responsabilità ma è qualcosa che ti spinge a dare di più. Avere davanti ai tuoi tifosi, giocare nel tuo stadio che hai sognato dopo tutto il settore giovanile... E' una responsabilità ma anche un onore”. Studioso, amante della lettura, Caldara ha anche confessato: “Non sono molto bravo alla Play, magari guardo gli altri giocare”.