Pierluigi Gollini, il portiere rapper. E' reduce da un’ottima stagione con la maglia dell’Atalanta tanto da essersi meritato ilriscatto dall’Aston Villa e soprattutto gode della piena fiducia dell’allenatore Gasperini per la prossima stagione. Il portiere classe 1995 si è raccontato a trecentosessanta gradi alla Gazzetta dello Sport: dal rap all'Atalanta, fino agli inizi con lo United. Come priorità mette il calcio, che è tutta la sua vita, ma la musica è una grande passione da quando era ragazzino.
Alla domanda sul perché lo chiamino Gollorius risponde. “E’ un omaggio a Notorius, uno dei più grandi rapper di sempre”. Allora la musica forse è più che una passione come tante altre. Tornando al calcio si dice soddisfatto della stagione fatta, ringraziando soprattutto allenatore e dirigenza: “Ringrazio i Percassi che mi hanno dato questa opportunità. Significa che pur non avendo giocato molto ho fatto qualcosa di buono”. E sul rapporto con il portiere titolare Berisha il Gollo ha le idee chiare: “Con lui c’è stata e ci sarà una competizione. Questa è la cosa importante. Io sono pronto a giocarmela”. Anche il suo impatto con Gasperini è stato ottimo anche se è difficile abituarsi subito al suo tipo di gioco: “Devi usare anche i piedi e più in generale stare attento perché lui chiede l’uno contro uno in tutte le zone del campo e se l’avversario salta l’uomo rischi la ripartenza veloce”. Per il portiere rapper l’Atalanta ha acquisito una mentalità vincente e ci sono tutti i presupposti per stupire e far bene nella prossima stagione. Anche in Europa League.
C’è tempo anche per un ricordo sui tempi delle giovanili Manchester United: “Sembrava di stare in caserma. C’erano regole assurde: D’inverno erano vietati i cappelli, i guanti, i sotto maglia, le maniche e i pantaloni lunghi. Vietati anche tatuaggi e profili social. Vedevo ragazzi brasiliani o africani che morivano di freddo. Però quell'esperienza mi ha aiutato, sono diventato uomo prima del tempo”. Il futuro di Gollorius sembra essere radioso, tra voli in mezzo ai pali e freestyle.
Intervista completa sulla Gazzetta dello Sport in edicola oggi.