Talento indiscutibile, grinta e voglia di arrivare in alto. In queste tre caratteristiche si racchiude Andrea Conti, terzino destro dell'Atalanta che si è ormai preso il posto da titolare. Mercoledì scorso a Verona il primo gol in Serie A, alla sesta presenza in Serie A, domenica contro l'Empoli l'ennesima prova convincente che gli è valsa il titolo di migliore in campo insieme a Diamanti. Ragazzo semplice, piedi buoni e un grande amico: AlbertoGrassi, insieme al quale è uno dei punti fermi della Nazionale Under 21.
E sì che in qualcosa deve migliorare, come la fase difensiva. Copre bene gli spazi, spinge tanto sulla fascia per crossare. Ma una caratteristica che gli si può contestare è la troppa foga: spesso tenta l'anticipo anche se non con tempi perfetti e fatica nell'uno contro uno. Colpa anche della poca inesperienza, la stagione scorsa a Lanciano ha giocato quasi tutte le partite, ma senza convincere. L'esatto contrario di ciò che è successo la scorsa estate in ritiro con l'Atalanta.
Reja lo nota fin da subito, gli dà fiducia. Non viene più quindi girato in in Serie B, come succede invece ad Almici: stesso ruolo, un anno di più, passato all'Ascoli. "Sono contento di essere rimasto - racconta all'edizione 'Bergamo' del Corriere della Sera - qui posso dare tanto e voglio ripagare la fiducia di Reja. Il primo gol ha rappresentato per me una gioia incredibile arrivata dopo anni di sacrifici, è il coronamento di un sogno: quando ero nel settore giovanile sognavo di arrivare a giocare in Serie A e ci sono riuscito.
Il momento è però delicato in casa Atalanta: "Da due mesi non riusciamo a vincere, fortunatamente contro l'Empoli abbiamo messo in campo una buona prestazione. Ora testa alla Sampdoria, può essere la partita della volta, anche perché poi avremo Fiorentina, Carpi e Juventus. Tre partite difficile. Vita privata? Gioco spesso alla PlayStation con D'Alessandro e Gagliardini, poi online con Baselli e Zappacolta".