Finalmente l'ufficialità: a maggio partiranno i lavori per la totale ristrutturazione dello stadio di Bergamo. Una notizia che i tifosi dell'Atalanta aspettavano da tempo, quella che regala un sogno lungo vent'anni, il compimento di un progetto portato avanti nel tempo dalla società del presidente Antonio Percassi.
Nel giugno 2010 l'imprenditore bergamasco (nonché ex calciatore nerazzurro negli anni '70) acquista il club da Alessandro Ruggeri e già si inizia a parlare dei lavori per lo stadio, oltre alla possibilità di poterne costruire uno nuovo di zecca, in una zona di provincia e lontano dai tanti disagi legati al traffico.
Ma la voglia di mantenere l'impianto nel cuore della città prevale: nell'estate 2015, l'Atalanta investe circa 2 milioni e mezzo di euro per il rifacimento della Tribuna Centrale: skybox e nuova tribuna stampa, oltre al suggestivo pitch-view in cui poter assistere alla partita da bordo campo e ai nuovi parterre in Tribuna Giulio Cesare.
Poi il Comune di Bergamo, proprietario dello stadio, decide - dopo anni di tante parole e pochi fatti, nonostante le richieste incessanti dei tifosi nerazzurro - di indire una gara pubblica per l'assegnazione dell'impianto, con base d'asta fissata a 7 milioni 826 mila euro. Il club di Percassi si aggiudica l'impianto con un'offerta al rialzo del 10%, una spesa di 8 milioni e 608 mila 600 euro.
Dopo un lungo iter burocratico, condizionato dai ricorsi dell'Albinoleffe, nell'agosto 2017 l'Atalanta firma il contratto d'acquisto con il Comune: una giornata storica per la città e per i tifosi nerazzurri. A cui è seguita una domanda più che logica.
Ora cosa succede? Quando partiranno i lavori? Il quesito ha oggi una risposta grazie al piano attuativo approvato dal Consiglio Comunale nella serata di ieri. Lo ha annunciato in un lungo post su Facebook il sindaco Giorgio Gori: "A maggio, alla fine del campionato, si aprirà finalmente il cantiere".
Qualcosa era stato anticipato da Percassi durante l'estate: "Partiremo dalla Curva Nord, che sarà demolita e ricostruita". Totalmente coperta e attaccata al campo, con la possibilità di inserire i seggiolini nelle partite internazionali e rimuoverli per quelle di campionato, dove non sono richiesti dal regolamento.
L'estate successiva sarà il turno della Curva Sud: a quel punto l'Atalanta avrà uno stadio praticamente nuovo e di proprietà, fondamentale per la crescita presente e futura del club. Moderno e all'avanguardia, con bar, ristoranti, negozi e un museo.
Con la speranza che la squadra di Gasperini possa giocare l'Europa League anche a Bergamo, nel suo stadio, dove non ha potuto nelle ultime due stagioni a causa dell'inadeguatezza strutturale dell'impianto. Ci credono squadra e società, ma soprattutto i tifosi, che non vogliono certo smettere di sognare.
Foto: Giorgio Gori (Facebook)