Milinkovic Savic-Parolo, la Lazio passa al Ferraris e torna a sorridere. Stop nel derby subito alle spalle, Sampdoria ko a Marassi e corsa verso l'Europa che riparte. A decidere i novanta minuti tra i ragazzi di Inzaghi e quelli di Giampaolo sono il terzo gol in campionato, quarto in Serie A, del centrocampista serbo classe '95 e la prima gioia della stagione per il Nazionale azzurro maglia numero sedici sulle spalle. La firma, pesantissima, sulla nona vittoria della Lazio però è tutta della scommessa (vinta) da Igli Tare, Felipe Anderson Pereira Gomes.
Due assist, giocate e tanti palloni toccati per Felipao, Lazio per mano trascinata a suon di dribbling verso il ritorno alla vittoria. Il primo, su Karol Linetty. Palla da una parte, numero dieci dall'altra e pallone in mezzo per il gol del vantaggio. Uno-due con Parolo e settimo passaggio vincente per l'assist man del campionato, da oggetto misterioso (tra infortuni, dubbi e critiche) all'inizio della sua avventura a Roma a uomo partita nel match di Marassi, a chiudere i giochi con quasi un tempo d'anticipo. Gli manca il gol, cercato. È Puggioni a dirgli di no. Fa tutto il resto però, compreso prendersi gli applausi dei suoi tifosi al momento del cambio a partita quasi finita.
Gli ultimi minuti visti dalla panchina sono da finale thrilling: Schick (ancora lui) che accorcia con una gran botta dal limite, cinque i minuti sul tabellone a indicare il recupero. Sampdoria che spinge, ma non passa. Lo fa la Lazio, sul prato del Ferraris, che risponde subito al ko di una settimana fa in casa della Roma. Lo fa con il colpo di testa di Milinkovic e il tocco di Marco Parolo. La firma, però, è anche (e tanto) la sua. Il brutto anatroccolo diventato principe a suon di gol, giocate e assist. Di quelli vincenti. Quelli che stanno trascinando la Lazio verso l'Europa.