L'ex attaccante del Parma e della nazionale colombiana Faustino Asprilla ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport.
Nelle sue dichiarazioni, Asprilla ha parlato di diversi temi: la sua avventura al Parma - iniziata proprio nell'estate di 30 anni fa - del calcio attuale e della sua vita di oggi.
Asprilla: "Il calcio per me è sempre stato divertimento"
Asprilla ha ottimi ricordi del suo arrivo in Italia: "Fu fantastico. Al Parma mi trovai subito benissimo. Avevano appena vinto la Coppa Italia e poi assieme vincemmo la Coppa delle Coppe a Wembley e la Supercoppa Europea contro il Milan. Compagni meravigliosi: Apolloni, Osio, Melli...". Un legame con il Parma che è ancora molto forte: "Vivo in Colombia ma tifo per il Parma e per il mio amico Buffon".
Anche se qualche difficoltà c'è stata, in particolare con l'allenatore Scala: "Io non stavo alle regole. Un giorno mi voleva far correre attorno ai bastioni della Cittadella e gli dissi che non ero mica Forrest Gump. Il calcio, per me, è sempre stato divertimento. Niente regole, niente schemi".
"Nel calcio di oggi nessuno dribbla"
Parlando del calcio di oggi, Asprilla ha rivelato di non apprezzarlo molto e di rivedersi - parzialmente - solo in un giocatore: "Il calcio di oggi lo guardo, ma sembrano tutti soldatini agli ordini dell’allenatore. Se sgarrano, fuori. Ditemi uno che dribbla al giorno d’oggi... Mi piace Vinicius del Real Madrid: un po’ mi rivedo in lui".
Infine, l'ex Parma ha parlato anche della sua vita attuale in Colombia: "Sto alla grande. Ho un’azienda agricola, vendo canna da zucchero al governo colombiano. E attraverso una campagna pubblicitaria commercializzo preservativi. Sapete, il sesso per me è sempre stato importante...". Asprilla ha svelato anche la sua giornata-tipo: "Sveglia a mezzogiorno. Colazione abbondante a base di frutta. Riposino pomeridiano. Doccia, cena e feste fino all’alba".