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Data: 30/03/2017 -

#AskEmerson, il terzino della Roma tra calcio e curiosità: "Un'emozione essere accostato alla Nazionale azzurra, che fortuna giocare con Totti"

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Dalla vita a Roma al rapporto con i compagni, passando per le varie curiosità sugli idoli, squadre tifate, numero di maglia e tanto altro. Emerson Palmieri, terzino giallorosso, ha voluto rispondere oggi alle tante domande poste dai tifosi nell'#AskEmerson a lui dedicato, partendo proprio dall'impatto con la Capitale: "Roma è una bella città, mi hanno colpito la bellezza dei monumenti, le piccole cose. Nei ristoranti si mangia benissimo, non so cucinare poi...mi piace tantissimo il sushi e il mio piatto preferito è l'amatriciana. Numero 33? Mi piace il 3, è il numero del mio compleanno: in Brasile giocavo con lo stesso numero, a Palermo col 13, ma alla Roma erano entrambe occupate e ho preso la 33: sono religioso e sono gli anni di Gesù Cristo. Ho condiviso la mia stanza con Gerson e Bruno Peres: con lui e con i brasiliani ho legato un po' di più, abbiamo giocato insieme al Santos un anno e mezzo, ma la Roma in generale è una seconda famiglia".

Proprio il Santos, squadra per cui Emerson ha militato, occupa un posto speciale nel suo cuore: "Tifavo Santos, come mio padre. Ho giocato alla squadra per cui tifavo, un sogno realizzato: il mio desiderio è sempre stato giocare a calcio, da scuola in poi non facevo altro. Ho studiato, sì, ma il calcio è sempre stato il mio sogno, la mia famiglia ha influito tanto". Brasiliano è anche il suo idolo, "Tanti, ma dico Ronaldo", mentre tra CR7 e Messi la preferenza è netta: "Leo".

Sulla stagione in corso e sul giocare con Totti, Dzeko ed El Shaarawy: "Dopo ciò che è successo contro il Porto non pensavo di giocare così tanto, son contento. Ho continuato a lavorare nello stesso modo, ci sono rimasto male ma l'unica soluzione che avevo era lottare ogni giorno e dimostrare che potevo dimostrare il mio carattere, anche se non mi aspettavo una crescita così. Totti? Sono fortunato a giocare con lui: quando non ero nato lui c'era, ho la fortuna di stare al suo fianco e di allenarmi insieme a lui, lo devo ringraziare. Con Dzeko so che posso mettere la palla in area e che lui sarà lì per segnare: anche quando non gioca aiuta molto e come persona mi ha sempre aiutato, è un grande, mentre con Stephan il rapporto è molto buono: ha allegria nel giocare, lui e Perotti sono due fenomeni".

In chiusura, qualche altra curiosità sulla vita privata, soffermandosi prima sulla possibilità di essere convocato in Nazionale Italiana e... su un altro ex terzino giallorosso: "E' qualcosa che mi ha emozionato tantissimo: essere accostato alla nazionale azzurra per me è un'emozione, nessuno si aspettava giocassi a inizio stagione. Lasciare il Brasile è stato un po' difficile all'inizio, non volevo lasciare famiglia, amici e fidanzata, ma volte bisogna sacrificare qualcosa per essere felici. Tatuaggi? Ne ho 3, ma valgono per 10: uno dedicato alla Playstation, al tasto con cui si tira, FIFA è il mio gioco preferito e o gioco a quello o guardo partite. Cafu? Fortissimo".


Tags: Roma



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