La ferita è profonda, probabilmente insanabile. La dirigenza dell'Ascoli, al termine della gara contro il Palermo - giocata lo scorso 5 maggio - , è stata vittima di insulti e spintoni da parte di alcuni tifosi bianconeri presenti. Il tutto è avvenuto all'aeroporto di Palermo, poche ore dopo la fine dell'incontro.
Dall'incontro in aeroporto alla smentita dei tifosi: cos'è successo
La dirigenza dell'Ascoli lascia la Sicilia tra insulti, cori e qualche spintone. Dal Patron Massimo Pulcinelli fino al collaboratore (e uomo di fiducia del club) Massimo De Santis. I vertici societari, una volta giunti all'aeroporto, sono stati protagonisti di un acceso diverbio con alcuni sostenitori ascolani. La Procura di Palermo si è già messa a lavoro per individuare i responsabili.
Lapidaria la smentita dei tifosi. I sostenitori bianconeri, attraverso il gruppo 'Ultras 1898', confermano di aver manifestato il proprio dissenso. Ma senza alcun tipo di contatto fisico. Di seguito il comunicato diramato dalla tifoseria.
"Apprendiamo esterrefatti da fonti giornalistiche che qualcuno parla addirittura di "scontri in aeroporto" con i dirigenti dell'Ascoli. Nulla di tutto questo. Articoli e ricostruzioni surreali e inventate di sana pianta per vendere qualche copia in più o collezionare click. I tifosi hanno ovviamente manifestato il proprio dissenso verso una dirigenza che, ricordiamo, sta portando l'Ascoli in Serie C e ha continuato, attraverso i propri dirigenti in aeroporto, a provocare i tifosi con supponenza e arroganza urlando contro i presenti: "l'Ascoli non è vostra!".
Ora, provando a passare addirittura per vittima, il patron parla di denunce(per cosa?) senza mai farsi un esame di coscienza o un'autocritica. Non sappiamo più se ridere o piangere".