In campo spettacolo assicurato, sugli spalti…tifo ritardato di cinque minuti, per protesta contro il cambio di orario. Senza dubbio particolare, lo scenario che Arsenal e Leicester ritroveranno di fronte all'Emirates nel big match di domenica: i supporters ospiti, infatti, hanno annunciato che si presenteranno sugli spalti in ritardo volontario per manifestare il loro dissenso contro il cambio di data della gara, spostata dalle 16 di sabato alle 13 di domenica. E i tifosi dell'Arsenal, in segno di solidarietà, faranno altrettanto, con la partita che rischia di cominciare così in uno stadio sostanzialmente deserto.
Arsène Wenger ha commentato così la scelta di entrambe le tifoserie: “Per me il calcio è gioia e tutti dovrebbero esserne parte. Si può protestare prima o dopo ma durante la partita sarebbe bello che ci fossero tutti”. Il pubblico, insomma, continua a fare sentire la propria voce: la scorsa settimana i tifosi del Liverpool hanno lasciato Anfield al 77’ della gara col Sunderland per protestare contro l’aumento dei biglietti. “Fortunatamente questo per noi non è un grosso problema - commenta a riguardo Wenger - I nostri prezzi più bassi sono i più bassi di tutte le squadre di Londra mentre i biglietti più costosi lo sono di poco se paragonati a quelli delle altre squadre e in media il prezzo dei nostri biglietti è inferiore rispetto ad altri club inglesi”. Niente paragoni con l'estero però “perché il Bayern Monaco, per esempio, paga un euro per il suo campo, a noi costa invece 128 milioni di sterline. In Francia, addirittura, non pagano nulla né per lo stadio né per la manutenzione. Qui dobbiamo pagarci tutto da noi per cui abbiamo bisogno di incassi maggiori”.