Un amico speciale, un'ossessione e un tuffo nel passato. Aniello Cutol...
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 22/11/2017 -

Un amico speciale, un'ossessione e un tuffo nel passato. Aniello Cutolo è tornato ad Arezzo per riprendersi la B

profile picture
profile picture

Ha sempre avuto gusto, Aniello Cutolo, nello scegliersi i partner d'attacco. Ha iniziato con Ferrante, poi Mazzeo, Granoche, ora Moscardelli e nell'ultimo anno e mezzo Ciccio Caputo: 'Oggi è il giocatore più forte in serie B. Con Donnarumma formano una coppia assortita perfettamente, si completano alla grande - racconta in esclusiva a gianlucadimarzio.com - Sono la coppia migliore in serie B'. Non che lui sia da meno, Cutolo i gol li ha sempre fatti, partendo proprio da Arezzo dove ora è tornato per riprendersi ciò che ha perso: 'Quest'anno per me è una grandissima sfida, arrivo da stagioni non felici, ho iniziato questo campionato come una sfida con me stesso e voglio lasciare un'impronta. Ho un biennale e voglio concentrarmi solo per l'Arezzo. Voglio dare il massimo e riprendermi la categoria che mi è stata tolta. Da quando sono qui ho in testa solo questa cosa e la farò fino a quando non appenderò le scarpette al chiodo'.

La strada è ben tracciata, l'Arezzo naviga a ridosso della zona play-off e nelle ultime settimane ha piazzato 5 risultati utili consecutivi: 'Partendo dal presupposto che abbiamo avuto un inizio tribolato con un cambio di allenatore e qualche risultato non felice ora ci siamo resi contro che siamo una buona squadra e stiamo facendo un ottimo lavoro. La squadra ha grossi margini di miglioramento e con il mister stiamo facendo cose interessanti'. Per proseguire servirà confermarsi domenica contro il Siena, terzo in classifica e capace di stupire tutti in questo campionato di serie C: 'Non so se sia la sorpresa della C però ha grande qualità, nell'ultimo periodo hanno patito l'assenza di Marotta, giocatore importantissimo per la categoria, che rientrerà contro di noi. Dico però che questa partita arriva nel momento giusto perché vogliamo misurarci con questo tipo di match, poi è un derby e quindi partita che non segue regole precise ma con noi ci saranno tanti tifosi e non vedo l'ora di arrivarci'. E se il Siena con Marotta ritroverà tanti qualità in attacco l'Arezzo non ha niente da invidiare ai bianconeri: 'Ecco qui voglio dire che c'è stata tanta intelligenza da parte del nostro direttore sportivo che ha allestito una squadra con tantissima qualità. È vero che ci siamo io, Davide (ndr Moscardelli) e Cellini che abbiamo esperienza ma - scherza Cutolo - non siamo vecchi.... però dietro ci sono giovani molto interessanti. D'Ursi e Di Nardo sono veramente giocatori di grande prospettiva, il primo ha un'accelerazione impressionante mentre il secondo è un attaccante completo, ha forza, calcio e attacca alla grande la profondità'. Difficile dargli torto, dei 18 gol gol fatti dall'Arezzo fin qui ben 13 portano la firma degli attaccanti, in particolare 3 proprio di Cutolo e 5 di Moscardelli: 'Davide è stata una grande sorpresa, un ragazzo eccezionale. Oltre alle doti tecniche c'è un gran persona. Dialoghiamo tanto dentro e fuori il campo e poi ha delle qualità indiscusse basta guardare la sua carta d'identità per capire quanto sia professionista, ha ancora la voglia di un ragazzino di 20 anni'. Certo quella barba: 'Vi posso assicurare che è molto curata, sai cosa vuol dire dopo ogni allenamento mettersi lì a sistemarsela'.

Passa il tempo e nemmeno te ne accorgi, parlare con Cutolo ti fa riscoprire la genuinità del calcio, quella con cui, tutti noi innamorati del pallone, siamo cresciuti. E allora dopo aver puntato il mirino verso l'obiettivo dell'Arezzo che 'sono i playoff, ad oggi possiamo crederci' c'è tempo per fare un salto nel passato, magari a Verona quando con lui c'era Giampiero Ventura: 'Lui fu una parentesi perché arrivò in corsa con una situazione drammatica ma facemmo un capolavoro lo stesso nonostante finì male. Quando arrivò eravamo spacciati ma riuscimmo comunque a conquistare i play-out. Poi andò come andò... mi accusarono addirittura di aver contribuito alla retrocessione'. Qui interveniamo noi perché, a distanza di anni, sappiamo bene che non fu così. Contro lo Spezia, in quel drammatico spareggio, le responsabilità non furono certo dell'attaccante nato a Napoli. Ma torniamo a Ventura: 'Lui è un grande, insegna calcio e lo ritengo un grande allenatore, certo non andare ai mondiali è grave'. Da un allenatore all'altro, dal passato al presente che sia chiama Pavanel: 'Sicuramente è stata un bellissima sorpresa, è molto preparato e ti trasmette energia positiva per fari grandi cose. Con lui abbiamo cambiato sistema di gioco, ci ha dato una grandissima impronta'.

Quasi 20 anni di calcio fra i professionisti per questo ragazzo con quasi 500 presenze e più di 100 gol ma sopratutto con una dote, quella di pensare sempre come un gruppo e mai come singolo: 'Io obiettivi personali non ne ho mai avuti, voglio solo migliorarmi, cerco di dare il mio contributo'. Colpisce una risposta del genere così come quella che riguarda i suoi rimpianti, mentre lo salutiamo ci dice: 'Il rimpianto è quello di non aver mai giocato in serie A, non so se non l'ho merita o se non mi è stata data l'opportunità ma in ogni caso mi ritengo abbastanza soddisfatto della carriera che ho fatto anche perché in serie B mi sono divertito un sacco'. E noi con te.



Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!